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Decreto Milleproroghe / Peretola

Vespucci, dal ministero delle Infrastrutture ok a norma per concludere i lavori già finanziati

Il termine ultimo per la realizzazione del nuovo terminal passeggeri, su proposta di Salvini, slitta al 31 dicembre 2024

Per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze il decreto milleproroghe, approvato a fine dicembre, contiene una norma ad hoc che sposta il termine per il compimento degli adempimenti previsti dal decreto di finanziamento al 31 dicembre 2024. È quanto fa sapere in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, secondo cui dunque sono “salvi i fondi per l'ampliamento dello scalo toscano”.  Gli interventi per lo sviluppo del Vespucci riguardano la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri, nell'ottica di adeguare spazi operativi e livelli di servizio”. La proposta dello slittamento dei termini è arrivata direttamente dal ministro Matteo Salvini.

La soddisfazione della Lega: “Salvini coerente, siamo governo del fare”

“Salvini agisce così in modo coerente con quanto detto lo scorso anno quando affermò che il Vespucci ‘è un aeroporto di rilevanza strategica come quello di Pisa e devono crescere entrambi. Il governo è a favore della crescita e dello sviluppo dell’aeroporto di Firenze’. Una visione di prospettiva, volta al rafforzamento della città, del turismo e dell'occupazione. Il centrodestra da sempre è il governo del fare e non del frenare!”, commentano il capogruppo in Palazzo Vecchio Federico Bussolin e la segretaria comunale Barbara Nannucci.

Palagi e Bundu: “Ancora larghe intese tra destra e centrosinistra”

Di parere opposto la lettura che dà invece Sinistra progetto comune con Dmitrji Palagi e Antonella Bundu: “Il presunto carattere strategico di un'infrastruttura sbagliata e contraria alla tutela del territorio si conferma ancora una volta campo di larghe intese tra le destre e il centrosinistra, per assecondare i profitti delle multinazionali all'interno di un modello di sviluppo insostenibile ambientalmente e socialmente”, ricordando il sostegno all’ampliamento di Peretola da parte della candidata sindaca del Pd Sara Funaro, dell’attuale primo cittadino Dario Nardella e del presidente della Regione Giani.

“Rilevante in questo scacchiere bipartisan - aggiungono - il ruolo che continuano a esercitare una serie di figure legate alla storia politica di Matteo Renzi, come Marco Carrai, ancora presidente della società Toscana Aeroporti, oltre che presidente della Fondazione Meyer e console onorario di Israele. A differenza di tutte queste forze politiche le nostre coalizioni a Firenze come a Pisa sono, invece, le uniche che con coerenza da anni portano avanti dentro e fuori i consigli comunali una posizione comune in entrambe le città, di assoluta contrarietà a quest'opera, che deve essere bloccata e cancellata dal masterplan di Toscana Aeroporti”.  

Sul caso interviene anche Sinistra italiana di Sesto Fiorentino (partito che nel capoluogo però fa parte della coalizione a sostegno di Sara Funaro) contestando i due Matteo: “Salvini corre in aiuto a Renzi e Carrai e mette sul piatto 50 milioni di euro pubblici per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze nel decreto Milleproroghe: dopo il Ponte sullo Stretto, il ministro dei trasporti si conferma uno specialista in opere inutili da inserire tra le priorità da realizzare a spese di tutti i cittadini, mentre continuano tagli a sanità, istruzione e welfare. Non ci sorprende che ad avanzare la richiesta sia stato proprio Renzi, ormai perfettamente a suo agio con la destra al governo e sempre ben disposto quando si tratta di curare gli interessi di pochi a danni di quelli di molti, che si tratti di qualche sceicco o di Marco Carrai, una figura che a Firenze conosciamo bene”.

I sindaci della Piana manifestano contro l’ampliamento del Vespucci

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