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Il vertice a Roma / Campi Bisenzio

Ex Gkn: il tavolo al ministero è senza Qf. La Fiom: “Assenza gravissima”

I vertici del Mimit annunciano che la proprietà “verrà convocata al più presto”

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Era atteso da oltre un anno il tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy sull’ex Gkn, ma in concreto l’incontro odierno alla presenza del ministro Adolfo Urso e del sottosegretario Fausta Bergamotto si è tramutato in un nulla di fatto. Anche perché Qf dopo aver fatto saltare la prima convocazione, ufficialmente per una mail non ricevuta, non si è presentata.

Nel corso dell’incontro, convocato su richiesta del presidente della Regione Toscana e dei sindaci di Firenze e di Campi Bisenzio - si legge nella nota - si è evidenziata l'assenza di strumenti atti a intervenire nell'ambito della titolarità del sito produttivo da parte del legittimo proprietario”. Tradotto: il governo può farci poco o niente. Tuttavia, continua lo stringato comunicato, “il ministro e il sottosegretario hanno annunciato che convocheranno al più presto la proprietà presso il Mimit e, approfondite le sue intenzioni, verificheranno la possibilità di promuovere un secondo incontro esteso alle istituzioni locali”.

“Riteniamo gravissima e colpevole l’assenza dell’azienda - fa sapere la Fiom Cgil con Samuele Lodi e Claudio Angelini - L’incontro ha ripercorso le ultime vicende di questa vertenza che oggi è ad uno snodo estremamente delicato, legato al fatto che le lavoratrici e i lavoratori non sono più coperti dagli ammortizzatori sociali dal 31 dicembre 2023 e fino a questo momento non sono nemmeno stati pagati gli stipendi dall'azienda, come in realtà dovrebbe essere”, sulla base di una sentenza del Tribunale. 

“Il governo, oltre alla disponibilità dichiarata a ricercare un’interlocuzione con Qf, oltre a mettere a disposizione un confronto con il ministero del Lavoro per una valutazione sui possibili ammortizzatori sociali, deve sostanziare queste disponibilità anche nel mettere in campo soluzioni straordinarie e derogatorie nell’ottica di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori”.

“Abbiamo ribadito che serve un intervento straordinario del governo per definire una tutela per i lavoratori e per ‘commissariare’ l’azienda. Questo perché per qualsiasi possibile percorso di un eventuale progetto di rilancio industriale è necessario avere un interlocutore serio che abbia la reale intenzione di costruire insieme alle Istituzioni e alle organizzazioni sindacali una possibile soluzione dal progetto di reindustrializzazione dal basso che possa rappresentare un tassello di quel ‘condominio’ industriale su cui, da sempre la Fiom-Cgil, la Rsu e i lavoratori insistono”. 

All’incontro odierno oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, del ministero del Lavoro e di Cfi, erano presenti Valerio Fabiani, consigliere speciale per il Lavoro del presidente della Regione Eugenio Gani, il capo di gabinetto della Città Metropolitana di Firenze Alfredo Esposito e il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri. Lo stesso Tagliaferri parla di “assenza inaccettabile”  e atteggiamento “irrispettoso nei confronti del ministro che invece era presente, soprattutto alla luce delle recenti tensioni nello stabilimento della Gkn”.

“Questa assenza - attacca - conferma il comportamento pretestuoso avuto dell'azienda lo scorso giovedì, a questo punto abbiamo convenuto con il Governo e la Regione di impegnare lo stesso alla convocazione un ulteriore tavolo dove l’azienda dovrà essere presente per chiarire la loro posizione per la presentazione del piano sociale e indicare cosa vogliono fare dello stabilimento. Come amministrazione locale siamo angosciati e preoccupati per la tenuta sociale, questa mancanza di colloquio non aiuta a risolvere la questione”.

La riunione ha accertato la mancanza di rispetto da parte dell’azienda delle prescrizioni della legge 234 (decreto Orlando anti-delocalizzazione), visto che ad oggi non è stato presentato nessun piano sociale di mitigazione, né di reindustrializzazione, e che i rapporti di lavoro del personale sono tutt’ora in forza, con pieno diritto alla retribuzione. 

“Inaccettabile  – sottolinea anche Valerio Fabiani -  l’assenza della società ad una riunione convocata da un ministro della Repubblica. Per questa ragione abbiamo condiviso con il Governo la decisione di convocare l’azienda alla presenza delle sole Istituzioni, incontro al quale Qf non potrà sottrarsi. Ci aspettiamo dunque una rapida convocazione dell’azienda da parte del Governo serve una svolta, per la reindustrializzazione del sito e la tutela dei lavoratori, che sono ancora senza stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da tre mesi”.

Ex Gkn, tensione allo stabilimento 

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