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Economia

Business canapa sativa: primo “disciplinare” in Italia per combattere le produzioni fuorilegge

I settori di interesse vanno dal tessile, ai cosmetici fino alla farmaceutica. Solo in Toscana circa 1500 soggetti coinvolti 

Il business della cannabis sativa L fiorisce, e si prevede che fiorirà ancora di più. Per questo la Toscana vuole fare da apripista con un accordo, il primo di questo tipo in Italia, per regolamentare un mercato che ad oggi gode di reti a maglie larghe. 

Dall’apertura del 2016, con la legge 242, il mercato cresce in più settori: biocarburanti, bioedilizia, cosmetica e farmaceutica. Oltre che a quelli più tradizionali come tessile, cartario e alimentare. La normativa prevede che i carabinieri forestali possano eseguire controlli sulla produzione e sulla tracciabilità. Si è però notata un’impennata dei volumi di produzione che, a volte, può sfociare nell’alveo del DPR 309/90 in materia di stupefacenti. In particolare viene monitorato il valore di Thc presente nelle piante che, in quanto sostanza psicoattiva, dovrebbe essere entro lo 0,6 mg. Oltre, per le norme vigenti, si rischia di essere denunciati. 

Il protocollo d’intesa presentato ieri tra Ente Tutela e Innovazione Canapa della Toscana (ETICA) e Carabinieri Forestali, con la supervisione della Regione Toscana, ha proprio l'obiettivo di standardizzare i processi di coltivazioni e verificare l’efficacia psicotropa dei prodotti. 

“Un accordo importante - spiega il generale Marina Marinelli -  che potrà dar forza anche alla sostenibilità come nel cambio di vecchie colture considerando che questa pianta assorbe metalli pesanti dal terreno”. Una sorta di spazzino naturale declinato a livello europeo in oltre sessanta varietà catalogate. 

Etica fornirà, ad associati e non, un’assistenza di tipo informativo e di supporto, proponendosi a livello regionale come incubatore di imprese. Solo in Toscana sarebbero infatti circa 150 le imprese di coltivazione - su 1500 ettari di terreni interessati - e 1500 soggetti nell’intera filiera. 

La necessità di una regolamentazione è emersa per i più fattori sul tavolo e i valori naturalmente ballerini. “Bisogna capire che è una pianta, e con gli effetti del clima e l'alzarsi delle temperature il Thc puòWhatsApp Image 2022-05-05 at 16.07.53 (1)-2 cambiare di valore” - spiega il presidente Francesco Vitabile. “Si considerino però le opportunità come quella di depurare i terreni e la pulizia dell’aria: una coltivazione di canapa crea 250 volte l’ossigeno di una foresta”.

“Un tavolo di lavoro che può aiutare ad una regolamentazione e alla legalità” - spiega la vice presidente della Regione Toscana, e assessore all’Agricoltura, Stefania Saccardi. “L’azione della politica su questo tema non deve essere solo sanzionatoria ma anche normativa”.  

Peraltro, è stato precisato nel corso della conferenza stampa dall’avvocato Bulleri, è una procedura che di fatto potrebbe alleggerire il lavoro dei tribunali a livello nazionale. Infatti con le indicazioni di specifiche sementi e controlli con test rapidi sul campo per il monitoraggio del thc si eviterebbero eventuali sequestri preventivi. Quindi le procure sarebbero alleggerite visto che non troverebbero sulla scrivania alcuna notizia di reato. 

I controlli dei limiti saranno eseguiti sì nel corso della produzione ma un ultimo responso spetterà ad Ambra srl presso la struttura della Fondazione Toscana Life Sciences di Siena. Un laboratorio d’eccellenza che ha ottenuto una specifica certificazione che “consente di eseguire analisi le cui certificazioni ottenute e gli standard operativi di lavoro garantiscono la completa rintracciabilità dei campioni, l’affidabilità dei risultati e confrontabilità con gli altri laboratori accreditati”. 
 


 
 
 
 
 
 
 
 

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