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Sabato, 27 Aprile 2024
Le richieste

Taxi, si rimette in moto l’Antitrust: “I Comuni devono aumentare le licenze e la flessibilità dei turni”

“A Firenze manca un meccanismo di monitoraggio sulla qualità del servizio e ci sono poche vetture per il trasporto di disabili gravi”

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Aumentare il numero delle licenze e la flessibilità dei turni. È il sollecito che arriva dall’Antitrust dopo aver inviato nei mesi scorsi a Comuni, cooperative di tassisti e piattaforme per la prenotazioni, una prima richiesta di informazioni per far luce sui disservizi denunciati dagli utenti. E, alla luce delle risposte ricevute, l’Agcom ha recapitato una nota alle amministrazioni coinvolte, segnalando anche le criticità più evidenti presenti nelle varie città.

Sulla base delle rilevazioni raccolte, l’Antitrust evidenzia che occorre adeguare il numero delle licenze alla domanda spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset, adottando in tempi brevi bandi di concorso pubblico.

Per quanto riguarda Palazzo Vecchio, “dalle informazioni ricevute sono emerse alcune criticità riguardanti la mancanza del monitoraggio del servizio taxi e l’assenza di interlocuzioni tra il Comune e le cooperative taxi”, si legge nel documento.  “Un controllo attivo ed efficace sulla regolarità del servizio e sul rispetto di turni assegnati a ciascun tassista appare necessario per garantire un adeguato livello di qualità del servizio e per disincentivare comportamenti illeciti che danneggiano gli utenti finali”. 

“Inoltre, il Comune di Firenze ha riferito di non aver richiesto, di recente, informazioni relative all’adeguatezza del servizio taxi alle cooperative attive nel territorio. Simili interlocuzioni, a maggior ragione se supportate da analisi empiriche dei dati sulle richieste in possesso delle cooperative, sono fondamentali per verificare in modo attivo, efficace e tempestivo l’adeguatezza del servizio ed evitare, attraverso interventi correttivi, che si possano creare situazioni di carenza dell’offerta rispetto alla domanda con conseguenti gravi disagi” per i clienti. 

Un’altra criticità emersa dalla relazione dell’Antitrust riguarda la scarsità di offerta del servizio taxi adibito al trasporto dei disabili gravi, invitando il Comune a tenere in considerazione, “nell’ambito della valutazione sull’adeguatezza dell’offerta, anche il numero di licenze taxi rilasciate a vetture in grado di soddisfare le condizioni di servizio per il trasporto di soggetti portatori di handicap di particolare gravità, in modo da rendere l’offerta del servizio adeguata a soddisfare anche tali esigenze di mobilità”.

Firenze però è anche portata a paragone come esempio positivo, per la flessibilità del servizio nei periodo di maggiore domanda, le autorizzazioni temporanee e il taxi sharing (che sarebbe obbligatorio quando almeno tre utenti sono diretti verso la stessa zona di destinazione).

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