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Economia

Fondo sociale per l’edilizia: 522 nuove case a prezzi calmierati

Nei prossimi anni verranno costruiti 522 alloggi tra Firenze e Prato a prezzi calmierati. Il risparmio per gli acquirenti sarà del 30% sulle vendita e fino al 50% sugli affitti

dasad_3Parte su una rampa di lancio l’housing sociale tra Prato e Firenze. Uno fondo che permetterà di diminuire gli affitti di circa 300 euro e il costo del metro quadro anche di 700. Saranno oltre 500 i nuovi appartamenti da affittare e vendere a prezzi convenzionati per una superficie di 45.277 mq. In particolare 290 destinati alla locazione e 232 all'acquisto convenzionato.

Il Fondo immobiliare per l’edilizia toscano ha già 400 abitazioni affittate tra Firenze, Scandicci e Prato, patrimonio dei soggetti promotori del fondo: Affitto Firenze spa (una società composta da cooperative di abitanti come Unica, cooperative edili, aziende come la Costruzioni Spagnoli, una banca come la Cassa di Risparmio di San Miniato), il Consorzio Nuova Badia (“formula” simile a quella di Affitto Firenze), le cooperativa L'Amicizia e Abitcoop di Prato.
INVESTIMENTI - Il Fondo punta a realizzare nei prossimi anni altri 522 alloggi, e per 122 di questi è già pronta l'area d’interesse: si tratta di un terreno di 11.527 metri quadrati che si trova in località Paperino a Prato. Altre aree tra il territorio pratese e Firenze sono al centro delle valutazioni dei promotori di Fht.

RISPARMIO - Per capire i vantaggi del social housing è sufficiente fare un esempio. A Parma, città ben più piccola e   di Firenze e dove il Fondo per l’housing sociale è già una realtà, l'affitto di un'abitazione a prezzi di mercato si aggira sui 700-800 euro al mese e la vendita sui 2500 euro a metro quadro; un alloggio sociale, invece, viene dato in locazione ad un canone di 300-400 euro mensili e ceduto a 1800 euro al metro quadrato.
Il Fht è un'idea nata nel giugno del 2009, poco dopo il varo del cosiddetto “Piano casa” che ha aperto le porte al social housing in Italia. Attualmente il regolamento istitutivo di Fht è all'esame della Banca d'Italia, dopo aver ricevuto il via libera dalla banca depositaria e dalla società di gestione del risparmio Polaris, un operatore vigilato da Consob e Bankitalia. L'approvazione del Regolamento dovrebbe avvenire entro maggio.

“L'ingresso del Fondo nel mercato della casa toscano – dice Stefano Tossani di Fht – aprirebbe un'opportunità concreta. L'intento di noi promotori è quello di creare uno strumento aperto ad altre realtà, come i Comuni e la Cassa depositi e prestiti, che si è già dichiarata interessata alle iniziative di sviluppo che metteremo in campo. E non dimentichiamo che i Fondi sono strumenti che permettono di coinvolgere anche altri investitori come le fondazioni bancarie, che possono puntare sui rendimenti etici del sistema dei Fondi”.
 

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