Esce il 21 settembre 2023 la guida Bar d’Italia 2024 del Gambero Rosso, che fotografa lo scenario composito delle caffetterie e dei bar disseminati lungo la penisola. I riconoscimenti più alti, tre tazzine e tre chicchi, sono assegnati a 45 indirizzi, fatta eccezione per Molise, Calabria, Trentino-Alto Adige, Basilica a Sardegna. La guida poi riporta le segnalazioni degli altri migliori indirizzi di tutto il Paese.
Che cos’è oggi un bar?
Complesso anche l’inquadramento e la definizione di bar, in questo momento. La guida prova a rispondere così: “Cos’è oggi un bar? Un luogo dove la colazione, dolce e salata, si fa slow e sconfina nel brunch, dove la pausa pranzo valorizza sempre più i vegetali di stagione assecondando nuovi regimi alimentari e dove l’irrinunciabile rito dell’aperitivo è scandito da Spritz e calici di vino affiancati da cocktail list studiate, con interessanti proposte zero alcol o drink che esaltano il caffè, il tè o anche la birra. Insomma, un luogo in cui nulla è dato per scontato e l’innovazione è costante”.
I veterani della guida: premi ventennali
Ma in un paese in cui i bar sono sì patrimonio territoriale, ma anche un formato poco incline all’innovazione, ci sono alcuni indirizzi che fanno il pieno di consensi da tempo, resistendo al tempo e alle mode. In primis capita a quelle caffetterie che – da 20 anni – sono presenti in guida con il massimo del riconoscimento: Baratti & Milano a Torino e Converso a Bra, a cui si uniscono Biasetto a Padova, Tuttobene a Campi Bisenzio (FI) e Antico Caffè Spinnato di Palermo.
Eppure, nonostante il rito del caffè sia stato celebrato anche altrove, è la Lombardia, e in particolare Bergamo, la capitale italiana del caffè. Qui infatti gli indirizzi con il massimo del punteggio sono ben 10, disseminati in tutta la regione. E in particolare Bergamo e la sua provincia ne ospitano ben 5: in confronto a Milano (dove se ne contano solo 2) a Roma, (dove ne viene segnalata solo 1), o Napoli (1 solo indirizzo). Meglio invece Torino con 3 indirizzi, 4 Firenze (provincia compresa). Ancora bene l’Emilia-Romagna, dove le insegne con il massimo del punteggio sono 6, così anche il Veneto con 5 indirizzi. Ecco la lista dei tre chicchi e tre tazzine italiani:
Valle D'Aosta
Paolo Griffa Al Caffè Nazionale (Aosta)
Piemonte
Converso (Bra)
Baratti & Milano (Torino)
Caffè San Carlo (Torino)
Bar Zucca (Torino)
Liguria
Douce (Genova)
Murena Suite (Genova)
Lombardia
La Pasqualina (Almenno San Bartolomeo [Bg])
Marelet (Treviglio [Bg])
Morlacchi (Zanica [Bg])
Caffè Cavour 1880 (Bergamo)
In Croissanteria Lab (Carobbio Degli Angeli [Bg)
Bedussi (Brescia)
Colzani (Cassago Brianza [Lc])
Pasticceria Sartori (Erba [Co])
L'Ile Douce (Milano)
Pavé (Milano)
Veneto
Olivieri 1882 (Arzignano [Vi])
Il Chiosco (Lonigo [Vi])
Biasetto (Padova)
Amo (Venezia)
Grancaffè Quadri (Venezia)
Friuli-Venezia Giulia
Caffetteria Torinese (Palmanova [Ud])
Antico Caffè San Marco (Trieste)
Caffè Vatta (Trieste)
Emilia-Romagna
Gino Fabbri Pasticcere (Bologna)
Staccoli Caffè (Cattolica [Rn])
Bar Roma (Novellara [Re])
Gabriele Spinelli – Dolce Salato (Pianoro [Bo])
Rinaldini (Rimini)
Nuova Pasticceria Lady (San Secondo Parmense [Pr])
Toscana
Tuttobene (Campi Bisenzio [Fi])
Ditta Artigianale (Firenze)
Gilli (Firenze)
Paszkowski (Firenze)
Marche
Picchio (Loreto)
Umbria
Bar Molino Centumbrie (Magione [Pg])
Lazio
Spazio Bar e Cucina (Roma)
Abruzzo
Caprice (Pescara)
Campania
Sal De Riso Costa D'Amalfi (Minori [Sa])
Gran Caffè La Caffettiera (Napoli)
Puglia
300Mila (Lecce)
Sicilia
Caffè Sicilia (Noto [Sr])
Sciampagna (Palermo)
Antico Caffè Spinnato (Palermo)