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Caro energia, la piscina sospende le attività: "Costi insostenibili, costretti alla chiusura"

La società ha annunciato che da domenica prossima l'impianto sospenderà le attività: "Le proiezioni ci dicono che andremo a pagare intorno ai 470.00 euro l'anno di bollette"

La società Acquatica, che gestisce la piscina di San Casciano, ha annunciato con un post su Facebook che l'impianto sospenderà le proprie attività da domenica 16 ottobre. Il motivo è "facilmente" intuibile: il costo delle bollette è diventato insostenibile, soprattutto per attività di questo tipo. "Purtroppo c'è un grande clima di incertezza, perché non sappiamo se verrà posto un limite a questi aumenti già di per sé pazzeschi - afferma Franco Bonciani, responsabile legale degli impianti -. Se si fa una proiezione dei costi, in un anno si pagava in media dai 120 ai 130.000 euro tra energia elettrica e metano. Adesso le proiezioni ci dicono che andremo a pagare intorno ai 470.00 euro".

"Non disponendo di aiuti - continua Bonciani - siamo costretti a chiudere temporaneamente. Questa piscina è della Fondazione Chianti Banca, che ci è venuta incontro in tutte le maniere, ma non basta. Non essendo comunale, purtroppo è una situazione dove il Comune può far poco. La speranza era proprio quella di farla tornare, un giorno, una piscina pubblica, anche se di fatto era a servizio di tutta la comunità. Basta ricordare che qua a San Casciano c'è un atleta olimpionico, Filippo Megli, che ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo, e che spesso veniva ad allenarsi qua. Si vede che queste cose hanno poco valore".

Il dispiacere non è solo per gli utenti della piscina, ma anche per i dipendenti dell'attività, che adesso si ritrovano a dover inventarsi qualcos'altro per continuare a vivere: "Qua si fa sport sia a livelli amatoriali che a livelli più alti. La nostra piscina offriva servizi anche per persone disabili e anziani, che grazie alle nostre attività miglioravano la loro qualità della vita. I dipendenti avranno degli ammortizzatori sociali, ma ci sono anche collaboratori e volontari che ora rimarranno senza lavoro. Per alcuni stiamo cercando una collocazione diversa da altre parti. Purtroppo, nonostante tutta la buona volontà, non possiamo andare avanti".

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