Lungarno Torrigiani: caos traffico e parcheggi
Anche se scrivo a mio nome credo di interpretare il pensiero ed i sentimenti di molti residenti della zona di Lungarno Torrigiani: sono/siamo stremati dalla situazione traffico e parcheggio. Ora che la città è a pieno regime e le ferie sono per tutti un ricordo, la vita quotidiana nella zona di via de' Bardi e piazza S.M. Soprarno è molto complicata. Il traffico di automobili e furgoni è triplicato a causa del fatto che l'accesso alla ZTL è sempre libero per tutti passando da Lungarno Diaz (semaforo fisso sul verde 24h!!). Considerando diversi cantieri edili aperti all'inizio di via de' Bardi (era proprio necessario dare i permessi in concomitanza alla situazione lavori del Lungarno???), si creano file di auto e furgoni strombazzanti fin dalle 7 del mattino. Non parliamo poi della situazione parcheggi: potendo entrare tutti nella zona, residenti e non, trovare un posto richiede spesso più di mezz'ora, anche considerando che una volta percorsa via de' Bardi, per rientrare verso piazza S.M. Soprarno occorre fare il giro per Lungarno Diaz, il ponte di Santa Trinita e Borgo San Jacopo. Questo a qualsiasi ora del giorno e della notte! In più non è detto che il posto si trovi, specialmente il Sabato e la Domenica, quando il parcheggio è veramente selvaggio e indecoroso e tutto viene tollerato anche dai pochi vigili urbani che comunque non si azzardano mai ad inoltrarsi oltre il Ponte Vecchio. In un certo senso i residenti che non posseggono un garage o posto auto (credo molti!) sono "prigionieri" della situazione: utilizzare o meno l'auto è diventata una scelta difficile! Peccato che a volte sia necessario. E' vero che, specialmente in concomitanza con la pulizia strade (bisettimanale) c'è più tolleranza e si consente ai residenti (e non) di lasciare la macchina parcheggiata (ma vorrei vedere, dove andiamo a metterla? sul Ponte alle Grazie o in piazza Poggi per poi dover rientrare da Lungarno Diaz+Ponte Santa Trinita+Borgo San Jacopo??), però non è abbastanza. L'amministrazione comunale non ha fatto nulla per rendere più vivibile il disagio ai residenti, anzi, consentendo un accesso indiscriminato a tutti in qualsiasi orario ha peggiorato una situazione già complicata in condizioni di normalità. Sperando che la data di fine lavori sia confermata, avremo comunque vissuto 5 mesi da incubo e soprattutti abbandonati a noi stessi: le uniche volte che sentiamo la presenza dell'amministrazione cittadina è quando ci telefonano a casa ed una registrazione ci raccomanda di stare attenti al vento forte o a improvvisi fenomeni temporaleschi. Affrontare un'emergenza significa non solo fare proclami, ma anche venire incontro ai disagi di tutti coloro che ne sono coinvolti. Mi riferisco in primis ai cittadini, non solo all'immagine di Firenze.