Il pianeta in Mare, il documentario allo Spazio Alfieri con il regista
Il pianeta in Mare è stato presentato, dal regista Andrea Segre, fuori concorso alla 76esima Mostra internazionale del cinema di Venezia e sarà proiettato in esclusiva allo Spazio Alfieri dal 27 al 29 settembre 2019.
Il regista doveva essere a Firenze il 26 settembre per presentare il suo documentario, ma l'incontro è stato posticipato al 27 alle 19:00.
Il film è nato per non dimenticare la parte più rimossa della nostra società: i lavoratori dell’industria (proiezioni anche sabato 28 ore 16:00 e domenica 29 ore 18:00)
Andrea Segre entra con sentimento e precisione nel pianeta industriale di Marghera, cuore meccanico della Laguna di Venezia, che da cento anni si alimenta delle persone che ci lavorano, che ci sono morte dentro, che hanno creduto e lavorato e che ancora lavorano, con dignità, fatica e fiducia.
Marghera appare come un luogo irreale e astratto, uno spazio metafisico e ancorato, intersecato di viali che si prolungano all’infinito, cesellato di piccole case geometriche isolate nel verde. La sua immagine speculare è il porto commerciale, caotico e decaduto, duemila ettari di industria e cantiere, 135 chilometri di binari, 18 canali portuali, quaranta di strade interne dove il regista incontra impiegati in pensione, manager, operai stranieri, camionisti e la cuoca dell’ultima trattoria rimasta. Avamposto a prezzi modici per avventori sopravvissuti alla fine del Petrolchimico.
Il mondo di Marghera vive in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto, con i suoi operai di oltre 60 nazionalità diverse e Segre conduce lo spettatore in luoghi mai raggiunti prima: il ventre d’acciaio delle navi in costruzione, le ombre dei bastioni abbandonati del Petrolchimico, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie, il nuovo mondo telematico di Vega, le centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna.
Segre fotografa gli spazi infiniti e metafisici e attualissimi di un mondo operaio del Veneto più nostalgico e serio, che vive.
Informazioni tel. 055 5320840