Musart: il concerto dei Perigeo
Il Musart Festival ospiterà, martedì 23 luglio, in piazza della Santissima Annunziata i Perigeo - gruppo simbolo delle sperimentazioni rock-jazz italiane degli anni Settanta - per il loro atteso ed unico live.
La band
Giovanni Tommaso – contrabbasso, basso elettrico
Claudio Fasoli – sax
Bruno Biriaco – batteria
Anthony Sidney – chitarra
Claudio Filippini - tastiere
Con la straordinaria partecipazione di Alex "Pacho" Rossy - percussioni
Il programma del Musart Festival
In soli cinque anni – dal 1972 al 1977 – il Perigeo scrisse un’originale pagina della musica italiana riuscendo a spaziare tra generi musicali che solo apparentemente sembravano agli antipodi; ne nacquero cinque album di inediti, cui si aggiunsero due live e una raccolta. Poi dal 1977 più niente o quasi, un silenzio di 42 anni rotto solo da sporadiche partecipazioni a compilation, collaborazioni varie e due occasioni in cui il gruppo si riformò per una sola sera, a Umbria Jazz nel 1993 e al “Festival della creatività” undici anni fa.
Ma da tempo c’è la sensazione che le cose stiano cambiando: i componenti del Perigeo da tempo condividono la voglia di tornare a suonare insieme. Occorreva solo trovare l’occasione giusta. Per cui la prossima estate Giovanni Tommaso al basso, Bruno Biriaco alla batteria, Claudio Fasoli al sax, Tony Sidney alla chitarra e Claudio Filippini alla testiere (al posto di Franco D’Andrea indisponibile per motivi personali) torneranno a suonare Abbiamo tutti un blues da piangere e altri successi per i fans di ieri e i followers di oggi.
“A dire il vero negli ultimi 20 anni – afferma Giovanni Tommaso, storico leader del gruppo – qualcuno si era fatto avanti e ci aveva proposto di tornare a suonare insieme. Noi avevamo pazientemente ascoltato i progetti, ma poi non se ne era fatto di nulla. Negli ultimi tempi però l’idea di un live tutti insieme si è fatta più prepotente per almeno due ragioni. Primo di tutto l’età: cioè…ora o mai più… se non ora quando... E poi per una motivazione di carattere semplicemente artistico: in pratica vogliamo capire che cosa è cambiato tra noi durante questi 42 anni di separazione, durante i quali ognuno ha fatto cose diverse”.
La scaletta del concerto – che sarà registrato “un po’ per ricordo e un po’ perché non si sa mai…”, aggiunge Tommaso – è già definita e comprenderà almeno un brano (talvolta anche due) tratto da ogni album registrato tra il 1971 e il 1977, per un totale di 11 pezzi.
“Trattandosi di una reunion dopo così tanti anni – prosegue Tommaso – non avrebbe motivo cercare di attualizzare la nostra musica. Il senso dell’operazione è invece riproporre dal vivo un repertorio che appartiene agli anni Settanta e al quale un buon pubblico dopo tutti questi anni è rimasto affezionato. L’insidia e la scommessa stanno nel dubbio se, pur essendo cambiati, non solo fisicamente, ma anche musicalmente, saremo in grado di “rivitalizzare” quella musica. La passione e la determinazione che avevamo allora e che stiamo riscoprendo in questi giorni ci fa supporre che ce la faremo. Siamo anche confortati da una riflessione che ci aiuterà ad affrontare il concerto con maggiore convinzione e cioè : suoneremo le parti più strutturate come furono concepite allora (lo dobbiamo anche al “nostro” pubblico) ma nelle parti improvvisate, che si voglia o no, suoneremo come ci sentiamo di suonare oggi . Questa componente di contemporaneità potrebbe riservare delle sorprese. In ultimo, mi piace ricordare che quanto detto si riferisce particolarmente ai brani molto ritmici con un “groove” marcato, ma i brani lenti sono il frutto di una vena compositiva al di fuori delle mode stilistiche, e quindi non “datati”. Ecco, sono convinto – sottolinea il bassista del Perigeo – che per questi motivi potrebbe formarsi un’alchimia particolarmente interessante”.
In tutti questi anni il Perigeo non ha mai perso contatti con i propri fans che si dimostrano sempre numerosi e particolarmente vivaci grazie ai social network: “Da quando si è diffusa la notizia del nostro concerto estivo a Firenze – dichiara Tommaso – abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di incoraggiamento e le visualizzazioni dei nostri video in rete hanno toccato quota 100mila. Tutto ciò fa piacere. Ma c’è di più: il nostro pubblico, quello che ci segue sin dall’inizio, è sempre stato presente alle rarissime reunion che abbiamo fatto prima di questo concerto estivo: ebbene, sentir partire l’applauso dopo solo poche note di Via Beato Angelico o Genealogia dà un’immensa soddisfazione”.