"Masi 90", mostra per celebrare Paolo Masi
Base / Progetti per l'arte di Firenze presenta, mercoledì 10 maggio alle ore 18:00, un evento speciale per celebrare Paolo Masi in occasione del suo novantesimo compleanno.
Il progetto dal titolo Masi 90 consiste in una mostra omaggio realizzata dagli artisti del collettivo di Base / Progetti per l'arte che per l’evento hanno appositamente scelto un'opera di Paolo alla quale si sentono particolarmente affini. I lavori esposti spaziano tra le innumerevoli tecniche che l’artista ha sperimentato – dagli anni '50 ad oggi – per ampliare i confini della pittura di matrice astratto/geometrico, innescando un dialogo inedito con i materiali quotidiani, come il cartone e le polaroid, e che l’hanno spinta verso una dimensione più dichiaratamente politica e collettiva con cui dare nuovo senso al ruolo sociale dell'arte.
Paolo Masi stesso, con la sua solita schiettezza, precisa e approfondisce – in una recente conversazione con Lorenzo Bruni – molti aspetti del suo percorso artistico: Oggi un'immagine che può sintetizzare la mia pratica pittorica è l'immagine del mio studio in cui le opere e i gesti pittorici si sedimentano. L'esperienza chiama esperienza e diventa un'unica immagine. Questa è differente ad altre immagini che sono tornate più volte nel mio percorso. Ad esempio la mia indagine fuori dallo studio nello spazio del reale".
Molteplici eventi per celebrare Paolo Masi. La mostra Masi 90 a Base, che si tiene mercoledì 10 maggio, è il primo di tanti appuntamenti volti a celebrare la sua ricerca, al contempo internazionale e focalizzata sul locale, che lo ha portato infatti, a partire dagli anni '60, a fondare e ad animare nella città di Firenze con differenti spazi dedicati all'arte contemporanea, tra cui Zona non profit negli anni '70 e dagli anni '90 lo spazio di Base in via San Niccolò 18 rosso. Gli altri eventi organizzati per questo compleanno così importante sono: l'inaugurazione giovedì 11 maggio alla Galleria Frittelli arte contemporanea della mostra Paolo Masi in Florence. Opere degli anni Ottanta, curata da Fabio Cavallucci; dal 26 maggio al 25 ottobre sarà possibile ammirare un'installazione site-specific nel loggiato esterno del Museo Novecento, ideata dall'artista e commissionata dal direttore Sergio Risaliti. Inoltre, sempre quest'anno, Paolo Masi sarà festeggiato anche all'estero, grazie al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nella mostra organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura di Bratislava presso la Galleria Civica di ?ilina, in Slovacchia, che inaugurerà il prossimo 18 maggio e sarà visitabile fino al 9 settembre 2023.
Paolo Masi (Firenze, 1933; vive e lavora a Firenze) dopo le prime esperienze informali degli anni Cinquanta, negli anni Sessanta inizia a lavorare "trasformando" i materiali. Questa sperimentazione lo conduce al gruppo di ricerca estetica Centro F/Uno (con Baldi, Lecci e Maurizio Nannucci). Dagli anni Settanta si avvicina alle contestuali esperienze analitico-riduttive, scomponendo e riorganizzando sul pavimento e contro le pareti aste di alluminio, specchi, fili o piccole stecche di plexiglas colorato, che estendono anche alla terza dimensione la ritmicità dello "spazio-colore" (Galleria Schema, Galleria Christian Stein). Vive qualche tempo a New York e rivolge la sua attenzione agli elementi urbani più semplici (tombini, muri, pavimenti) che riproduce sia con le polaroid che con la tecnica del frottage. Nel 1974 la sua "attenzione analitica" si sposta sulle Tessiture (tele cucite) e soprattutto sui cartoni da imballaggio, che tratta con varie tecniche pittoriche e non, per elaborare in modo assolutamente personale la struttura di quel materiale povero. Contemporaneamente fonda Zona insieme a Maurizio Nannucci, Gianni Pettena, Massimo Nannucci e Mario Mariotti, spazio collettivo no profit per l'arte. Dal 2000 questa esperienza si trasformerà, sempre a Firenze, nella gestione di un nuovo spazio collettivo, Base. La sua intensa attività è confermata e riconosciuta sia in Italia che all’estero. Tra le molte mostre nazionali e internazionali a cui ha preso parte ricordiamo, tra le altre, le partecipazioni alla Biennale di Venezia (1978); alla XI Quadriennale romana (1986); alle mostre Kunstlerbücher di Francoforte e Erwitert Photographie Wiener Secession di Vienna (1980); alla mostra parigina sul libro d’artista (Centre Georges Pompidou, 1985), ad Arte in Toscana 1945-2000 (a cura di Alberto Boatto e Daniel Soutif, Palazzo Strozzi, Firenze, Palazzo Fabroni, Pistoia, 2002) e alla mostra Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980 (a cura di Marco Meneguzzo, Museo della Permanente, Milano 2007). Opere storiche dell'artista si trovano nelle collezioni del Mart di Rovereto, della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, del Museo Pecci di Prato, del Maga di Gallarate e della Galleria d'Arte Moderna di Torino.