"Maledetti partigiani" al Palazzo del Pegaso
Sottrarre l’antifascismo al ridimensionamento e all’uso strumentale cui lo hanno ridotto anche di recente forze politiche di differente orientamento è azione culturale che deve tradursi sul piano storico ma anche su quello narrativo. Così De Priamo con “Maledetti Partigiani” riprende il filo interrotto o sommerso dei romanzi sulla Resistenza. Un libro coinvolgente che intreccia protagonisti reali della guerra con personaggi scaturiti della penna dell’autore nella Firenze occupata dal ’43 fino alla sua Liberazione nel ’44. Qui Ernesto, dopo una fase di straniamento, partecipa alla Resistenza per opzione culturale e necessità di guerra. Beatrice, una Louise Brooks italiana, affascinante e contraddittoria, gioca un ruolo non chiaro da agente doppio o forse triplo, tra bombardamenti, attività clandestina, torture e deportazioni. Una storia d’amore combattuta, vissuta in una Firenze provata dalla paura, dai bombardamenti, dalle rappresaglie e dall’occupazione. Fabrizio De Priamo, co-fondatore, nel 1993, di Ipermedia Club degli Editoriali (una delle principali associazioni professionali italiane per i settori editoria e comunicazione), attualmente direttore del centro Studi di Ipermedia CDE, è formatore, editor, project manager in editoria e media strategist per aziende private e pubbliche. È dal 2014 in Confassociazioni, la principale centrale delle associazioni professionali italiane (oltre 700.000 aderenti). Dal novembre 2017 è vice Presidente di Confassociazioni Comunicazione, con delega all’editoria. Attivo in editoria da oltre venti anni, ha svolto funzioni direttive (capo ufficio progetti, direttore, codirettore editoriale, consulente di direzione), lavorando nei settori editoriali di grandi gruppi (come tra gli altri IRI, Confcooperative, ActionAid) o presso numerose piccole Case editrici. Ha ricoperto ruoli di Editor e di Ghostwriter presso Case editrici, per conto di Autori e per volumi di saggistica universitaria. Saggista e scrittore, ha pubblicato articoli e saggi per numerose riviste.