"Il committente invadente": brevi storie di lezione dell'arte al Cenacolo di Sant'Apollonia
Nuovo appuntamento con "BREVISSIME. Lezioni di storia delle arti" a cura della casa editrice Centro Di. Dopo la lezione sui decori della villa medicea del Poggio Imperiale, il Professor Spinelli in questo appuntamento ci introdurrà ai decori dell'appartamento al piano nobile di Casa Buonarroti.
"Il committente invadente"
Era una prassi che un committente - si trattasse del sovrano, di un privato, di un ecclesiastico o di un ordine religioso - controllasse l'operato di un artista in maniera tale da vedere pienamente soddisfatte le proprie esigenze, soprattutto quando si trattava di dar vita a opere con temi e soggetti particolarmente significativi per la propria biografia. Spesso, nel caso di ordinazioni di alto livello sociale, si era soliti rivolgersi a figure di letterati e intellettuali deputati a tal funzione, i quali erano in grado di dar vita a una "narrazione" efficace ed edificante secondo le esigenze espresse dalla committenza.
Nel caso dei decori dipinti e affrescati appartamento al piano nobile di Casa Buonarroti in via Ghibellina, voluti dal pronipote del Divino artista, Michelangelo il Giovane, a partire dalla metà del secondo decennio del Seicento, tale funzione venne svolta dal committente stesso, personaggio di elevato rango intellettuale, poeta e drammaturgo organico alla corte medicea. Il Buonarroti non ebbe certo bisogno di "consulenti" per organizzare i decori delle quattro stanze che compongono la suite, vista la vasta cultura, e da solo, in anni di studio e di ricerca sulle fonti storiche allora note, organizzò il programma con un rigore tale da imbrigliare la fantasia e la creatività dei tanti artisti chiamati a realizzarlo.