Biblioteca delle Oblate: leggere per non dimenticare
"Leggere per non dimenticare": presentazione del libro di Sabina Fedeli "Gli occhiali del sentimento". Ida Bonfiglioli: un secolo di storia nella memoria di un’ebrea ferrarese (La Giuntina, 2017). In un racconto intervista, la protagonista, ripercorre le sue vicende personali narrando un secolo di storia italiana e lo fa infilando gli occhiali, nelle cui stanghette è celato il suo apparecchio acustico, gli occhiali del ‘sentimento’, come li chiama, giocando sul doppio senso fra udito e cuore. Presenta Daniel Vogelmann.
Ida Bonfiglioli
Ida Bonfiglioli, ebrea antifascista ferrarese, a novantanove anni festeggia la visita del nipote con un gesto guascone: una gita a tutta velocità sulla sua spider. Ha ancora lo stesso spirito anticonformista e battagliero della gioventù quando il 21 settembre 1941 corre al tempio israelitico della sua città per fotografare lo scempio operato dai fascisti che distruggono arredi e oggetti sacri. Suo marito è già stato mandato al confino per la sua opposizione al regime e i due figli cacciati dalla scuola. In un racconto-intervista, la protagonista, ripercorrendo le vicende drammatiche della sua famiglia, narra un secolo di storia italiana, dal padre irredentista che si lascia morire a Vienna pur di non combattere per l’Austria, alle leggi razziali, alla strage della lunga notte del ’43 e alla fuga in Svizzera durante la quale la madre viene catturata dalle SS. E lo fa infilando gli occhiali nelle cui stanghette è celato l’apparecchio acustico, gli “occhiali del sentimento” come li chiama, giocando sul doppio senso fra udito e cuore. Ne emerge il ritratto di una donna lucida e dalla grande umanità che sopporta lutti e dolori con un’arma formidabile: quella dell’ironia. Profonda conoscitrice della musica classica, lettrice vorace di gialli, Ida accanto al ricordo dei parenti mai più tornati dai lager descrive i giorni spensierati delle partite di tennis in casa dello zio Silvio Finzi-Magrini, alla cui figura si ispira Giorgio Bassani nel romanzo Il giardino dei Finzi-Contini. E ancora rievoca la ricostruzione postbellica attraverso aneddoti e curiosità sui concerti organizzati a palazzo Bonfiglioli con grandi pianisti come Benedetti Michelangeli e Dallapiccola. Un libro che parla di passione politica e coraggio, di processi della vergogna e gesti di altruismo. E del piccolo segreto che Ida nella sua lunga vita non ha mai svelato. Nei suoi ultimi anni di vita a Ida viene tolta la pensione di benemerenza come vittima di persecuzione. Un ultimo affronto che l’amareggia ma che come sempre affronta con forza d’animo. Solo un intervento del presidente Napolitano gliela farà riassegnare qualche anno prima della morte che arriva il 28 maggio 2011, a 104 anni.