"Il corpo delle donne come corpo del reato", convegno al Gabinetto Vieusseux
Il 15 settembre alle 17, nella Sala Ferri del Gabinetto G.P. Vieusseux in Palazzo Strozzi a Firenze si terrà il convegno dal titolo 'Il corpo delle donne come “corpo del reato”', evento promosso congiuntamente dall'Associazione Culturale femminile Minerva e dalla Gran Loggia Massonica Femminile d'Italia. Il filo conduttore è l'etica dei diritti delle donne, un "tema caldo" che verrà trattato da punti di vista non comuni, attraversando tematiche quali il rispetto, la parità di diritti, la parità di genere, l'autodeterminazione e molto altro ancora, muovendo dell'assoluta convinzione del naturale diritto umano della Donna di essere considerata essere libero.
Il corpo delle donne definito già dal titolo quale "corpo del reato" poichè sin troppo spesso non percepito come una armoniosa creazione, un insieme complesso di organi che custodiscono non solo le componenti concrete ma anche i sentimenti, la sensibilità, la memoria, l'intelligenza, oggi diffusamente oggettivizzato sarà al centro delle riflessioni dei relatori che tenteranno di offrire risposte non superficiali, attraverso gli strumenti offerti dal diritto, dall'embriologia, dalla medicina psicosomatica.
L'aspetto giuridico e le sue conseguenze verrà trattato dal dott. Valerio De Gioia, Giudice penale che nel suo intervento affronterà il fenomeno della vittimizzazione secondaria. Il diritto alla maternità e all'autodeterminazione sarà invece oggetto dell'intervento dell'Embrionologa dott.ssa Carolina Caglieresi, che indagherà la possibile conciliazione tra orologio biologico e autodeterminazione della donna affrontando in chiave scientifica tematiche di attualità, presenti anche nell'odierno dibattito pubblico. Il corpo e la mente come un’entità unica, ricondotti a un linguaggio simbolico fondamentale per un percorso di cura fisica sarà infine l'oggetto dell'intervento della dott.ssa Giovanna Gatti, Medico psicosomatico.