Etnica 2021: i concerti
Etnica è un festival multiculturale che per cinque giorni trasforma il centro storico di Vicchio, in un caleidoscopio di colori, suoni, immagini provenienti da tutto il mondo. Etnica rappresenta un’occasione unica per conoscere e far conoscere tradizioni, costumi e abitudini di popoli diversi e lontani fra loro; voglia di conoscere, necessità di integrazione e desiderio di avvicinamento sono alla base di questa iniziativa che, ormai da anni, rappresenta un appuntamento caratteristico dell’estate mugellana.
Quest'anno si svolgerà a Vicchio dal 22 al 25 luglio 2021.
Nel corso degli anni si sono avvicendati tantissimi gruppi italiani e internazionali: Bandabardò, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Ginevra Di Marco, Riccardo Tesi, Modena City Ramblers, Rosalia Deo Souza, Kocani Orchestra, Bobo Rondelli, Africa Unite, Roy Paci, Simone Cristicchi, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Almamegretta, James Senese e Napoli Centrale.
Il programma di Etnica 2021
Giovedì 22 luglio
BOBO RONDELLI
Durante il concerto Bobo presenterà tutte le nuove canzoni contenute in Cuore Libero, e i vecchi “ciuchi di battaglia” come lui ama definire le canzoni più amate dal pubblico. Sul palco, al suo fianco, Claudio Laucci al pianoforte e tastiere.
Venerdì 23 luglio
MESCARIA
Mescarìa attraversa l’anima del meridione, passando dalla Campania alla Puglia, e facendo sosta in Basilicata. Un lungo viaggio musicale che dalle radici del sud d’Europa vola per il mondo: nelle sonorità del mediterraneo, nei canti in lingua romanè, nelle tarantelle urbane.
Sabato 24 luglio
DOBET GNAHORE'
Cantante, danzatrice, percussionista, Dobet Gnahoré non ha eguali come interprete e performer. Combinando vocalità e presenza scenica, trascina il pubblico in esibizioni carismatiche e potenti. Vibrante e creativa, è diventata una delle più grandi voci africane del momento.
Domenica 25 luglio
SANDRO JOYEUX
I concerti di Sandro Joyeux sono pura gioia ed energia, un viaggio mistico accompagnato dalla sua calda e profonda voce, attraverso il ritmo del deserto e le strade polverose dell’Africa Occidentale, tra i Banlieues di Parigi e il reggae dei ghetti giamaicani.