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Economia

Vendita Ataf, l'ad di Fs Moretti: "Escludere i francesi o ricorro al Tar"

L'affondo è arrivato da Busitalia-Autoguidovie e Cap, l'Ati guidata da Fs che preannuncia ricorso se l'Ataf non escluderà dalla gara i francesi della Ratp

Moretti lo aveva annunciato da tempo, ora il ricorso contro la gara per la vendita di Ataf Gestioni prende sempre più corpo. L’associazione temporanea di impresa (Ati) Busitalia-Autoguidovie e Cap ha infatti dato mandato ai propri legali di procede nel caso in cui l’azienda fiorentina “non adotti tempestivamente il provvedimento di esclusione dalla gara di Autolinee Toscane”, la società guidata dei francesi di Ratp, gli stessi che gestiscono la tramvia di Firenze. Scontro totale insomma tra il gruppo Fs, il cui amministratore delegato è Mauro Moretti, ed il colosso del trasporto transalpino. Sono loro infatti i due attori rimasti a ballare per la contesa del ramo servizi Ataf. Ma Moretti non ci sta e rilancia, minacciando di passare per le vie legali.

L’offerta di Autolinee Toscane, spiega una nota dell’Ati, infatti, “come si è potuto evincere dalla lettura della documentazione di gara, presenta evidenti e gravi  elementi di vizio specie in relazione al documento recante la cosiddetta cauzione provvisoria, che non contiene alcun impegno del fideiussore a rilasciare la garanzia definitiva in caso di aggiudicazione, come espressamente previsto dal bando, a pena di esclusione del concorrente”. In base a questi elementi, prosegue la nota, “già all’apertura delle buste lo scorso venerdì si è tempestivamente proceduto a contestare tali difformità, chiedendo alla Commissione di gara di disporre l’esclusione di Autolinee Toscane. La commissione ha, al contrario, ritenuto di non escluderla, senza motivare in alcun modo la propria decisione”.

Insomma sulla contesa Ataf è bufera. Tutto in attesa del ricorso presentato da Arriva, controllata dai tedeschi di Deutsche Bahn, che alle minacce è passata ai fatti, visto che giorni fa ha presentato ricorso al Tar. In queste ore il tribunale amministrativo sta vagliando la richiesta di sospensiva avanzata dai legali di Arriva. Il Tar in sostanza, se riscontrerà elementi da approfondire, procederà con la sospensione del bando, nell’attesa di discutere il ricorso nel merito, come da procedura. La questione quindi si fa sempre più fitta e spinosa, ed i tempi della contesa si potrebbero dilatare a dismisura, tra ricorsi e scontri tra titani del trasporto, che per adesso non hanno alcuna intenzione di mollare l’osso.
 

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