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Economia

Crisi economica: 2012 nero per le imprese manifatturiere toscane

Il 20% delle aziende starebbe chiudendo il 2012 in rosso, contro l'8,8% del 2011: meno di 4 euro di liquidità a disposizione per l'azienda ogni 100 di fatturato

La crisi economica intacca ogni settore della vita economica della toscana. Crescita pressoché ferma, un maggior ricorso alla cassa integrazione in deroga, aziende che chiudono. E non va meglio alle imprese manifatturiere. Il 20% di queste ditte infatti starebbe chiudendo il 2012 con margini operativi lordi negativi, contro l'8,8% del 2011. Sono le stime dell'Osservatorio di Unioncamere Toscana sui bilanci delle società di capitale, secondo cui la quota sfiorerebbe il 40% al netto della Cig a sostegno dell'occupazione regionale.

A determinare questo quadro, secondo i ricercatori, la compressione dei margini e il peso crescente del costo del debito rispetto al fatturato. La previsione per i conti economici 2012 segnala come si generino meno di 4 euro di liquidità a disposizione per l'azienda ogni 100 di fatturato (7,3 nel 2011). In calo la quota di imprese con autofinanziamento operativo lordo superiore agli oneri finanziari (il cui peso nel 2012 è stimato all'1,20% del fatturato dopo lo 0,97% del 2011): secondo le previsioni, il 27,5% delle imprese manifatturiere analizzate evidenzia difficoltà nel coprire il rimborso degli oneri finanziari sui prestiti con i propri flussi di cassa operativi.

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