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Cronaca

Scudo verde contro i mezzi più inquinanti, il Mugello non ci sta: “Prima migliorate il trasporto pubblico”

I sindaci del Mugello, come quello di Sesto, chiedono garanzie sul sistema di telecamere che impedirà l'ingresso a Firenze ai mezzi più inquinanti

No alla discriminazione tra chi può permettersi un'auto di ultima generazione chi, meno abbiente, deve rinviare l'acquisto, pur lavorando o dovendo comunque recarsi spesso a Firenze.

E', in sostanza, la posizione dei sindaci del Mugello nei confronti del cosiddetto 'Scudo Verde', il sistema di telecamere, di cui Nardella parla dalla campagna elettorale del 2019, per impedire l'accesso nella città di Firenze ai non residenti con mezzi inquinanti.

Si tratta di un'ottantina di telecamere che, nei piani di Palazzo Vecchio dalla prossima primavera, circonderebbero la città e sanzionerebbero appunto l'ingresso ai veicoli più inquinanti dei non residenti.

Lo scudo è discriminatorio?

La norma viene considerata dai sindaci del Mugello discriminatoria nei confronti di chi tutti i giorni per studio e lavoro deve recarsi dall'area metropolitana nel capoluogo. Non solo, appunto, perché molti in questo momento non possono permettersi di acquistare una nuova auto, ma anche perché il trasporto pubblico, che potrebbe essere un'alternativa, non viene giudicato all'altezza di fornire un servizio adeguato, in special modo, per esempio, nelle fasce serali.

“L’entrata in vigore dello 'scudo verde' – afferma Stefano Passiatore, presidente dell'Unione dei comuni del Mugello –, deve tenere in considerazione le altre misure contenute nel Piano della mobilità sostenibile della Città Metropolitana. E' fondamentale una verifica sui tempi di realizzazione degli altri provvedimenti presenti nel piano e sui servizi a disposizione dei diversi territori, prima di arrivare a una completa applicazione dello scudo”.

Migliorare il trasporto pubblico

Sulla stessa linea il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni. “E' necessario capire le ripercussioni e tenere conto delle peculiarità delle direttrici di provenienza dei mezzi che si recano in città. Serve poi rafforzare il trasporto pubblico da e verso il Mugello. Da tempo evidenziamo come siano scarsi o assenti collegamenti in fasce orarie importanti, come quelle serali e notturne, e come la frequenza delle corse del trasporto pubblico o del treno non siano sufficienti ad oggi a garantire una piena alternativa all’uso dei mezzi privati. Lo scopo deve essere dar vita a uno strumento che sia efficace per l’ambiente, ma anche sostenibile da tutti i cittadini e i territori”, sottolinea il primo cittadino di Borgo. Posizioni simili erano già state espresse nei giorni scorsi dal sindaco di Sesto Fiorentino, di Sinistra Italiana, Lorenzo Falchi.

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Nei giorni scorsi Omoboni e Passiatore hanno avuto un incontro con l'assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e con il sindaco di Bagno a Ripoli, delegato alla mobilità in Città metropolitana, Francesco Casini.

Ieri è stata diffusa una nota in cui si parla di “incontro costruttivo” e di accordo e di concordia sulla necessità della “più ampia concertazione possibile sulle modalità e i tempi di applicazione dello scudo verde”. Giorgetti e Casini si sono resi disponibili a portare a un tavolo di concertazione provinciale il provvedimento, “affinché possa esserne condivisa l’applicazione con tutti i territori”. Ma la preoccupazione resta.

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