rotate-mobile

Alluvione: dove l'argine si è rotto, così è arrivata l'inondazione / VIDEO

Hanno ceduto alcune decine di metri di argine, i cambiamenti climatici c'entrano poco e la domanda è: il resto dell'argine è sicuro?

A vederla oggi, mercoledì 15 novembre, la Marina sembra un placido torrente incapace di far danni. L'acqua sporcata solo dalla terra mossa da una ruspa che lavora sull'argine del fiume.

Già, perché quell'argine sotto la forza di quel torrente, la sera del 2 novembre, alle 22:30 circa, è venuto giù: è in seguito a quel crollo, che ha portato via un pezzo del muro di cinta settecentesco di villa Montalvo, che l'acqua si è scagliata con violenza prima dentro il parco della villa e dentro la biblioteca Tiziano Terzani, poi sull'abitato di Campi Bisenzio.

Dell'interno della biblioteca non resta quasi niente, fa impressione. Era un'eccellenza a livello nazionale, con quasi 100mila libri dedicati a infanzia e adolescenza: il 70 per cento dei volumi sono andati persi, secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dalla direttrice, Sandra Gesualdi.

Volontari e operatori di Alia caricano i libri da mandare al macero. Molti volumi all'esterno sembrano in condizioni accettabili, ma all'interno sono rovinati dal fango. "Ripartiremo al più presto, con uno spazio provvisorio all'interno del Teatro Dante Carlo Monni", spera Gesualdi, che non si è persa d'animo e lavora senza tregua.

L'alluvione è arrivata come una beffa. Sono stati diversi i torrenti ad esondare, ma in questo tratto la Marina è uscito con violenza per la rottura dell'argine, non per una esondazione. Lavori agli argini, più a nord, erano in svolgimento proprio in quei giorni, come spiegava un post su Facebook del Comune risalente a poche settimane prima, datato 19 ottobre.

"Il Consorzio di Bonifica e il Genio Civile stanno svolgendo lavori per un totale di 3 milioni di euro utili alla riduzione del rischio idraulico sul torrente Marina. Questi interventi fanno parte di un complesso programma di adeguamento delle difese arginali del torrente Marina che negli ultimi anni ha realizzato lavori per un totale di 14 milioni di euro. Il territorio del Comune di Campi Bisenzio è in un delicato equilibrio con il sistema delle acque e pertanto la messa in sicurezza del nostro reticolo idraulico deve passare per opere di prevenzione e manutenzione e non attraverso interventi di emergenza, per questo si ringrazia la Regione Toscana per l'investimento", si leggeva su quel post.

Già, un delicato equilibrio. Forse messo a dura prova dal consumo di suolo, non solo dai cambiamenti climatici a cui quasi tutti oggi danno ogni colpa: l'area della Piana fiorentina infatti risulta una di quelle dove il consumo di suolo è stato maggiore, negli ultimi anni. L'argine crollato è quasi risistemato, ma quello che tutti si domandano è: le altre parti sono sicure? Potrebbero crollare in caso di nuove piene? Belle domande, alle quali le istituzioni competenti dovranno rispondere.

Danni incalcolabili alla biblioteca dei bambini / LE IMMAGINI

Video popolari

Alluvione: dove l'argine si è rotto, così è arrivata l'inondazione / VIDEO

FirenzeToday è in caricamento