La biblioteca dei bambini completamente distrutta: "Danni incalcolabili, 70mila libri perduti"
La 'Tiziano Terzani' era un'eccellenza a livello regionale e nazionale: "Subito al lavoro per ripartire"
Era un'eccellenza a livello regionale, forse anche nazionale, nel settore dell'editoria per bambini e ragazzi. Era, al passato, perché la biblioteca Tiziano Terzani di Campi Bisenzio non esiste praticamente più.
"Abbiamo appena finito di togliere il fango. Un lavoro enorme, qualcosa come 4mila metri quadrati ricoperti da almeno mezzo metro di poltiglia. All'inizio non sapevamo dove mettere le mani", dice, questa mattina, Sandra Gesualdi, direttrice della Fondazione Accademia dei Perseveranti, l'ente che gestisce sia la biblioteca, a Villa Montalvo, che il TeatroDante Carlo Monni.
70mila libri distrutti
L'esondazione del torrente La Marina, a causa della rottura di un argine, il 2 novembre, è stata fatale. All'interno della biblioteca vi erano, la stima di Gesualdi, tra i 90 e 100mila volumi. "Ne abbiamo persi il 70 per cento, verosimilmente circa 70mila volumi andati distrutti", prosegue. Emozionata e affaticata, ma non vinta.
"Non ci arrendiamo e non ci piangiamo certo addosso. Vogliamo ripartire subito, cercheremo di farlo al più presto. In via temporanea, stiamo pensando di far ripristinare l'attività della biblioteca all'interno della parte che si è salvata del teatro", fa sapere. Anche nel teatro, del resto, lo scenario è terribile.
"Le macchine sceniche, i motori, le centraline elettriche, tutto fuori uso. Del teatro si parla meno, ma è stata una catastrofe. È una scatola vuota al momento. Come minimo 400mila euro di danni", dice sempre Gesualdi,.
La solidarietà è stata tanta. "Un grazie particolare, tra tutti, va sicuramente agli operai della ex Gkn. Hanno fatto un lavorone". Saranno organizzate iniziative di solidarietà e raccolte fondi. Una è già iniziata, un'asta di alcune opere, il cui ricavato andrà alla biblioteca, promossa sui social dall'artista 'C_ska'.
"Ci chiedono come fare per aiutarci. La prima cosa che posso dire è: abbonatevi alla nostra rivista Liber, per noi - fa sapere Gesualdi -, sarebbe già un aiuto importante". Perché per fortuna il computer redazionale si è salvato e nei prossimi giorni potrà uscire il nuovo numero.
Salvare il salvabile, poi la ricostruzione
"Siamo stati contattati da tantissime persone, librerie e personale bibliotecario, che ci vogliono aiutare. Ancora la situazione è critica, occorre mettere in salvo il salvabile, poi faremo un appello per ricostruire la nostra biblioteca, partendo dalla costituzione di una piccola biblioteca in centro", conferma la vicesindaca di Campi Bisenzio, Federica Petti.
È il momento della solidarietà, del lavoro nel fango, della solidarietà. Dal 2 novembre l'ondata di vicinanza è stata tanta. Dopodiché, inevitabilmente, si riaccenderanno polemiche, scontri e visioni diverse dello sviluppo del territorio.
Perché anche nell'area di Campi Bisenzio, come in tutta la Piana, negli ultimi anni è stato costruito tantissimo, probabilmente troppo, al pari di una crescita demografica poderosa della popolazione residente, anche a causa dei costi dell'abitare sempre più inaccessibili che si registrano a Firenze.
Secondo l'ultimo Rapporto Ispra, ad esempio, nel 2022 nell'area della Piana, il consumo di suolo è stato fino al doppio della media nazionale.
Tanto altro si dovrebbe costruire. Ma adesso il condizionale torna d'obbligo, perché sono sempre di più quelli che invocano, invece del cemento, un piano di sviluppo del territorio sostenibile. La nuova amministrazione campigiana, con il sindaco Andrea Tagliaferri, eletto la scorsa primavera in un'alleanza tra Sinistra e 5 Stelle, ha già annunciato un cambio di direzione.