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Meyer, i sanitari contestano Meloni: "Esterrefatti dalla strumentalizzazione dei bambini palestinesi ricoverati"

Presa di posizione di un gruppo di medici, infermieri e tecnici del pediatrico, che in passato hanno più volte chiesto le dimissioni del console di Israele Carrai dalla presidenza della Fondazione

Giorgia Meloni ieri era a Firenze per firmare con il presidente della Regione Eugenio Giani un 'accordo di coesione' che stanzia una serie di risorse per la Toscana. Prima dell'incontro con Giani la presidente del consiglio si è recata in visita all'ospedale pediatrico Meyer, suscitando la stizza di Giani. Il programma concordato, pur non essendoci nulla di ufficiale, prevedeva infatti a quanto pare prima la firma del protocollo e poi la visita al pediatrico, assieme al presidente. Un cambio di programma teso forse anche ad evitare contestazioni, che però non sono mancate.

"Nell'ambito dell'impegno umanitario che è una priorità dell'Italia in questo momento, sono molti i bambini palestinesi che in questo momento grazie alle nostre strutture d'eccellenza stiamo curando in Italia. Ci interessa molto questo", ha detto ieri la presidente del consiglio. "Avevamo valutato col presidente Giani - ha ammesso - di fare una cosa un po' più ampia oggi al Meyer. Poi ci sono state delle necessità di sicurezza che lo hanno impedito. Mi prendo l'impegno di tornarci insieme, mi sono limitata a fare questa visita privata a queste due famiglie di questi due bambini (palestinesi, ndr) che sono curati al Meyer per tenere alta l'attenzione sul ruolo che sta giocando l'Italia in questa fase delicata, soprattutto sulla materia umanitaria". Al Meyer, è da ricordare, nelle utlime settimane sono arrivati diversi bambini palestinesi feriti dai bombardamenti israeliani.

Una contestazione a Meloni era ad ogni modo in pentola, evitata per un soffio, anche se alcuni dipendenti dell'ospedale sono riusciti a posizionare un lenzuolo all'uscita del pediatrico con la scritta 'Italia complide, stop genocidio'. Subito rimosso. Poi, nelle scorse ore, un comunicato diffuso da un 'Gruppo di operatori sanitari dell’Aou Ircss Meyer', che raccoglierebbe oltre 250 tra medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici del pediatrico, con l'adesione di sigle quali Sanitari per Gaza Firenze, Usi Sanità Careggi, Cub Sanità, ha duramente condannato Meloni.

"La visita coincide con la recente pubblicazione, da parte dell’Unrwa, di un grafico che mostra come il numero di bambini uccisi in poco più di quattro mesi a Gaza è superiore al numero dei bambini uccisi in quattro anni di guerre in tutto il mondo messi insieme. Il bilancio è terrificante: quasi 13.000 bambini morti e 17.000 bambini rimasti orfani in uno dei posti più pericolosi al mondo. Nel frattempo, le condizioni dei bambini ancora in vita si stanno deteriorando velocemente", si legge nel comunicato.

"Nella striscia di Gaza non si muore solo sotto le bombe. Non dimentichiamo - si legge ancora - che i bambini che sopravvivranno alla fame avranno una vita segnata da problemi sanitari come deficit cognitivi e ritardi nella crescita. Nel contesto di una catastrofe umanitaria che ha visto uccisi circa 340 operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni. A gennaio 16 Paesi hanno deciso di tagliare i fondi a Unrwa, la più grande agenzia umanitaria a Gaza e l'Italia fa parte di questi 16 paesi [...] decisione che implica un forte impatto sull’assistenza salvavita per oltre due milioni di civili, più della metà dei quali sono bambini".

Di fronte a tutto questo, medici e infermieri firmatari si dicono "esterrefatti dalla strumentalizzazione che questo governo fa dei piccoli ricoverati e delle loro famiglie mentre lascia consapevolmente morire di fame e di sete il resto della popolazione palestinese ancora in vita. Un’ipocrisia insopportabile vista anche la posizione internazionale tenuta dall’Italia, completamente aderente a quella di Washington, complice del genocidio dei palestinesi. Chi protesta per un cessate il fuoco a Gaza viene tacciato di antisemitismo, screditato, criminalizzato e/o manganellato durante manifestazioni pacifiche, come dimostrano recenti fatti nostrani [...] Di fronte a tale incoerenza - si conclude il comunicato - noi risponderemo continuando ad offrire la migliore assistenza sanitaria possibile a chiunque ne abbia bisogno, bambini e famiglie, senza discriminazione di alcun tipo".

Il 'gruppo' di medici, infermieri e operatori è lo stesso che di fronte al Meyer ha messo in piedi a gennaio la 'protesta degli ombrelli', finalizzata a chiedere le dimissioni dalla presidenza della Fondazione Meyer di Marco Carrai, in quanto anche console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Richiesta che è stata rinnovata in numerosi altri presidi svoltisi, negli ultimi mesi, di fronte all'ospedale pediatrico.

Nuovo presidio al Meyer: "Carrai dimettiti" / FOTO

meyer italia complice stop genocidio

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