Criticata la posizione di privatizzare Ataf servizi: "Dimezzati i posti di lavoro"

Alla vigilia dello sciopero odierno si è tornati sul capitolo trasporto pubblico. Critiche le posizioni verso la scelta di affidare un parte di servizi di Ataf ai privati, tanto che questo lunedì gli autobus rimarranno in deposito per 24 ore.
Dopo che la Regione ha compensato i tagli governativi si è deciso, per ridurre i costi di gestione, di passare nei prossimi anni ad un gestore unico per i trasporti di tutta la Toscana. Nello specifico, Ataf, verrebbe scorporata in due parti una completamente pubblica per gestire gli immobili dell’azienda l’altra, quella dei servizi, con partecipazioni private fino al 40%.
I meriti della gestione Ataf, partecipata per gran parte da Palazzo Vecchio, sono il rinnovamento di parte della flotta di autobus, i controlli e l’introduzione di novità come le pensiline storiche ed il biglietto sms. In merito alla privatizzazione i sindacati sono già sul piede di guerra trovando anche degli alleati nel consiglio regionale:
"Le posizioni di Bonaccorsi sulla privatizzazione dell'Ataf ci sembrano ideologiche e non le condividiamo- ha detto il consigliere  Fds-Verdi Mauro Romanelli - la privatizzazione nel settore del trasporto pubblico ad oggi non ha migliorato i servizi ma ha più che dimezzato i livelli occupazionali, e le tariffe per gli utenti non sono certo diminuite".
 "Il presidente di Ataf - aggiunge - dice che mancano fondi per investimenti, in particolare per acquistare nuovi mezzi, ma rivendica anche un bilancio in pareggio dell'azienda, nonostante gli aumenti dei prezzi del gasolio. Se l'azienda ha un bilancio sano, venderla ci pare davvero poco strategico, solo per necessità di investimenti una tantum". Romanelli annuncia che chiederà l'audizione dei sindacati in commissione trasporti del Consiglio regionale.