Spaccate, Cursano: “Sulla sicurezza il Comune ci ha ascoltato, adesso aspettiamo risposte da Roma”
Il presidente di Confcommercio: “C’è bisogno di una presenza fisica delle forze dell’ordine, la divisa è un presidio di legalità”
Per una sera niente polemiche, allontanate dalla festa per l’accensione delle luminarie di Natale. Ma il tema della sicurezza per i negozianti resta centrale, visto il fenomeno quasi quotidiano delle spaccate notturne. Mercoledì scorso dal Cosp in prefettura non erano arrivate risposte soddisfacenti e il presidente di Confcommercio Aldo Cursano al termine del vertice non aveva nascosto una forte delusione, lamentando una discussione tutta improntata sulle misure di autodifesa degli esercenti. Stessi argomenti dei comitati che si sono riuniti invece giovedì. “Più forze dell’ordine in strada” è la richiesta che continuano a ripetere. “Noi vogliamo vivere il centro, sicuri che l’illegalità si combatte con la legalità”, ha ribadito ieri sera in piazza Santa Trinita lo stesso Cursano.
Intanto l’altro ieri il sindaco Dario Nardella ha annunciato un fondo di 400mila euro per assumere guardie giurate armate nei centri commerciali naturali con tanto di caso diplomatico con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. “Noi il segnale di aiuto e di profonda preoccupazione lo abbiamo lanciato a tutte le istituzioni. E il sindaco che insieme ai suoi assessori vive maggiormente la città ha recepito questo bisogno di ‘presenza fisica’, da parte di commercianti e residenti, dei simboli della legalità; la divisa è sempre un presidio, un elemento di prevenzione; sicuramente apprezziamo quanto fatto dal Comune”. In attesa che anche da Roma ci siano novità. “Le risposte che ci ha dato Palazzo Vecchio le aspettavamo dal Cosp. Adesso aspettiamo che arrivino da Roma le forze dell’ordine necessarie per presidiare soprattutto di notte la città”. Appare altamente improbabile però che ci siano novità a brevissimo, come invece auspicato visto l’approssimarsi delle festività natalizie. “Dobbiamo salvaguardare lo shopping, evitando che la gente vada altrove, nei centri commerciali che sono percepiti come sicuri. Vorremmo fosse fatto altrettanto con i nostri negozi su strada”.
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