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Cronaca

Caro bollette, piscine in ginocchio: "Costretti a chiudere ogni attività"

L'aumento dei costi diventa insostenibile, Nardella: "Serve un intervento del governo"

I prezzi dell'energia alle stelle, con il moltiplicarsi del costo delle bollette, mette in ginocchio anche le piscine fiorentine. "In mancanza di interventi straordinari, entro la prossima settimana saremo costretti ad interrompere ogni attività negli impianti natatori da noi gestiti, con la conseguente interruzione di tutte le attività all'interno delle piscine fiorentine".

Così si legge nella lettera che le società sportive che gestiscono le piscine comunali della città (Rari Nantes, Uisp, Nuoto club Firenze, Firenze pallanuoto, Us Africo) hanno inviato ieri al sindaco Dario Nardella e all'assessore allo sport Cosimo Guccione.

Uno stop annunciato quindi per migliaia di persone, dai corsi di nuoto al nuoto libero, passando per tutte le attività della ginnastica in acqua e della pallanuoto, in piscine come quelle di Bellariva, San Marcellino, Costolina e Isolotto.

La situazione, si legge ancora nella missiva, "non ci permette di mantenere aperti gli impianti” e senza contributi straordinari immediati "non saremmo più in grado di gestire le piscine a causa degli aumenti spropositati e insostenibili dei costi dell'energia elettrica e del gas".

Ovviamente la chiusura degli impianti non danneggerebbe solo gli utenti comuni, ma potrebbe determinare anche la migrazione “degli atleti di alto livello verso altre società non fiorentine, dando inizio alla progressiva terminazione di tutto il tessuto natatorio cittadino”. A Bellariva si allena per esempio, tra gli altri, l'olimpionico Lorenzo Zazzeri.

Dopo aver ricevuto la lettera, Nardella ha deciso di convocare una giunta urgente per oggi, mercoledì 14, incontrando le cinque società prima di riunirsi con i propri assessori.

"Ho convocato una giunta urgente per domani (oggi, ndr) per esaminare l'emergenza di tutte le piscine della città, prossime alla chiusura per il caro energia", ha fatto sapere il primo cittadino. "Senza un ulteriore intervento immediato e forte del governo le città italiane saranno in ginocchio in pochi giorni". Palazzo Vecchio, aggiunge, "ha già previsto 2,5 milioni di euro di investimenti per impianti a energia rinnovabile che abbattono i costi dei consumi fino al 70%. Ma ora occorrono misure urgenti nel breve periodo per scongiurare le chiusure".

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