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Empoli, Andreazzoli: "Con l'Udinese contano solo i tre punti"

Il tecnico ha presentato la sfida contro i bianconeri: "Sarei contento di vincere anche giocando male"

La sconfitta contro il Bologna ha cancellato in poco tempo l'entusiasmo che aveva portato pochi giorni fa la vittoria contro la Salernitana. Domani, contro l'Udinese (ore 18:30) l'Empoli ha un solo obiettivo per non sprofondare ancora in classifica e sotto il peso dei numeri: vincere. Lo ha sottolineato anche il tecnico Aurelio Andreazzoli, che oggi ha presentato la sfida contro i bianconeri in conferenza stampa: "Sicuramente il risultato è la panacea di tutto quanto. Però quasi sempre è figlio di una prestazione, sarei contento anche di vincere giocando male. C'è da mettere l'accento sull'importanza della gara e dei tre punti. Cercheremo di migliorarsi, come sempre. Domenica abbiamo pagato certe cose, il risultato è stato deludente per quello che ha prodotto".

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Dove può lavorare per sprecare meno occasioni in avanti?

"Non penso sia un problema mentale, se la porta la vedi e la trovi questo problema non si presenta. Metterei l'accento sull'interpretazione della gara, e anche contro il Bologna è stato così. Quello deve essere il nostro atteggiamento, poi ci sono anche gli avversari che devono permettertelo". 

Bastoni può giocare come terzino sinistro?

"E' un giocatore duttile, si adatta alle esigenze della squadra. Si sta sacrificando per aiutarci, ha fatto molto bene anche se ancora non ha una condizione ottimale".

Cosa teme dell'Udinese?

"E' una squadra che ho sempre temuto ma che mi è sempre piaciuta. Siamo alla quarta partita in pochi giorni, dopo questa gara ci sarà la sosta, potremo tirare il fiato e schiarirci le idee. Tra averle chiare e trasformarle ci sono ostacoli di mezzo, che la squadra prova a superare con il lavoro. Il futuro ci fa avere la possibilità di intervenire".

Come sta Maleh?

"Se ha giocato così tanto è colpa sua. Corre sempre e partecipa bene al gioco, non merita riposo. Domani vedremo cosa fare".

Come vede Guarino?

"Guarino mi piace e non c'è solo l'aspetto tecnico, c'è anche la partecipazione. Purtroppo non avendolo visto all'opera non ho una misura decisa, ma se ci sarà l'occasione verrà utilizzato. Andrà in Nazionale, il ragazzo mi ricorda un po' altri giocatori come Viti, ragazzi interessanti che hanno bisogno dell'occasione giusta per essere gettati dentro la mischia. Questo è quello che manca, cioè l'esperienza, che dobbiamo dargli noi".

Avete messo in soffitta definitivamente il 4-3-1-2?

"No, in soffitta non c'è niente. Quando Baldanzi fa quello che la sua natura lo porta a fare, cambiamo modulo in corso. Sono i principi che ti accompagnano, non il sistema. E naturalmente la voglia di essere utile alla squadra nella fase di non possesso. L'ordine ti aiuta a quello. Contro la Salernitana ad esempio Cancellieri era più attaccante dello stesso Baldanzi; anche Cambiaghi è propenso più a guardare la porta".
 

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