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Elezioni comunali 2024

Funaro annuncia 'grande piano per la casa': "Investimenti per 115 milioni, coinvolte 12mila persone"

La candidata sindaca di Pd e centrosinistra alle Piagge annuncia entro i cinque anni di mandato 1.600 nuovi appartamenti di social housing e 1.500 case popolari ristrutturate

Un grande piano per la casa, che dia risposta a 12mila persone nell'arco di cinque anni, la durata del mandato, nel caso fosse eletta sindaca a giugno, grazie a 1.600 appartamenti di social housing e 1.500 case popolari ristrutturate, tra il 2024 e il 2029.

Lo annuncia Sara Funaro, candidata sindaca di Pd e centrosinistra, questa mattina dalle Piagge. Da via dell'Osteria precisamente, all'incrocio con via Pistoiese, da un luogo simbolo del quartiere e dell'intera città: l'ex 'casone della droga', struttura per anni in abbandono, luogo di spaccio perenne, come illustrava bene il nome con il quale è passato alla cronaca, fino a pochi anni fa.

"Un luogo che siamo riusciti a recuperare completamente, grazie ad un'operazione di collaborazione pubblico-privato della quale andiamo fieri. Dove c'era degrado e spaccio ora ci sono oltre ottanta appartamenti in affitto a prezzi calmierati", rivendica Funaro, parlando nel cortile della struttura, tra un aereo e l'altro, che sorvolando bassissimi la zona atterrano nel vicino aeroporto di Peretola.

Per affrontare il problema abitativo, sempre più complicato a Firenze come in tante altre città d'Italia "abbiamo messo a punto un piano ambizioso di cui sono molto orgogliosa", assicura l'attuale assessora al sociale, dal nome ‘Una casa per tutti: il diritto di vivere Firenze’, perché "il tema casa è per noi, come ripeto dall'inizio della campagna elettorale, una priorità assoluta".

Funaro parte quindi dalle periferie, con frecciatine ad Eike Schmidt sulla conoscenza della città fuori dall'area Unesco ("lo sa dov'è via Pistoiese?"), promettendo di restarci anche nelle prossime settimane.

Il 'piano casa' arriva comunque dopo le critiche ricevute dalle opposizioni sull'ultimo Poc, Piano operativo, che include tra le altre cose la vendita dell'ex ospedale San Giovanni di Dio (uno dei motivi che ha portato Firenze Democratica di Cecilia Del Re a votare contro) e con numerose operazioni discutibili di cui trattano le cronache da tempo, come i nuovi appartamenti di lusso al posto dell'ex Teatro Comunale, area che per molti avrebbe potuto essere destinata a nuove residenze.

Ad ogni modo Funaro conferma l'obiettivo di puntare ad attrarre 20mila residenti in più entro il 2030 (obiettivo molto ambizioso, dal momento che i fiorentini al momento sono circa 370mila in tutto), a partire appunto dal piano annunciato questa mattina.

"L’aumento medio del costo degli affitti delle abitazioni, di circa il 30% nelle grandi città, rischia di escludere i cittadini a reddito basso e medio dalla possibilità di avere case a prezzi sostenibili. Gli stipendi non sono cresciuti e questo rende l’abitazione sempre meno accessibile per studenti, lavoratori e famiglie", spiega Funaro, attaccando il governo Meloni che "ha azzerato il contributo affitti e non mette un euro sulle case popolari, obbligando i Comuni a fare tutto da soli".

Case popolari e social housing

Il progetto di Funaro "mira a ristrutturare ogni anno 300 case popolari (1.500 in tutto nei cinque anni di mandato, ndr) per dare risposte alla fascia più in difficoltà della cittadinanza" e "a realizzare e rendere accessibili 1.600 alloggi a canone calmierato per la fascia media, con un affitto più basso fino al 30% rispetto ai canoni di mercato". Tra Erp e canone calmierato, dunque, 3.100 abitazioni, questo l'obiettivo: considerando una media di 4 persone a famiglie, si parla di "12mila persone coinvolte".

"È un grande impegno dell’amministrazione, in stretta collaborazione con fondazioni bancarie, istituti nazionali e internazionali, terzo settore e social housing. Il Comune contribuirà con oltre 115 milioni di euro, garantendo risorse proprie e lavorando per l’accesso a progetti nazionali ed europei. Inoltre potenzieremo il contributo affitto, fino a 3,5 milioni per dare risposte a 2.500 famiglie l’anno”, annuncia ancora la candidata del centrosinistra.

Nel dettaglio il piano prevede 400 appartamenti a disposizione dei fiorentini a canone calmierato; 175 appartamenti realizzati dal Comune "investendo 30 milioni di euro su immobili pubblici del centro storico e messi in affitto a canone calmierato (50 in Santa Maria Novella, 30 a Sant’Agnese, 50 a San Giovanni di Dio, 20 a San Salvi, 10 a Palazzo Rinuccini e 15 alle Leopoldine in piazza Tasso ndr); 1.000 nuovi appartamenti da grandi interventi pubblico-privato, in cui il Comune investirà risorse proprie per garantirne la sostenibilità economica con un contributo fino a 50 milioni di euro. Di questi 600 saranno appartamenti realizzati attraverso interventi pubblico-privato su patrimonio proveniente dai fallimenti immobiliari da riconvertire, l’acquisto e la trasformazione di immobili e la realizzazione di nuovi interventi di edilizia sociale. Mentre altri 400 alloggi a canone calmierato saranno realizzati ai Lupi di Toscana, un nuovo quartiere dove sorgerà anche un edificio di student housing con 114 posti letto", spiega ancora Funaro.

Quanto alle case popolari, andando nel dettaglio, Funaro parla di "un piano sistematico da 35 milioni di euro in 5 anni per ristrutturare e assegnare 300 case popolari all’anno, dopo le 500 ristrutturate con un intervento straordinario in questo anno". Un investimento sulle case popolari di 7 milioni all'anno dunque, con l'obiettivo di "abbattere le graduatorie" (cioè le liste di attesa per un alloggio) e arrivare al termine del mandato dalle circa 2.500 famiglie attualmente in attesa di alloggio Erp a "solo" mille famiglie.

“Gli interventi - conclude Sara Funaro - saranno progettati con concorsi internazionali di progettazione, realizzati secondo criteri green e con percorsi di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza che ne facciano interventi ad alta qualità urbanistica e ambientale e costi contenuti. L’obiettivo è costruire contesti caratterizzati da una commistione generazionale e sociale, servizi di prossimità e comunità”.

Positivi i primi commenti dal Sunia, il sindacato regionale degli inquilini, che nei giorni scorsi era tornato a denunciare la drammatica situazione dell'abitare a Firenze, tra prezzi delle case e degli affitti alle stelle e mancanza di alloggi popolari. "Bene partire da questi luoghi e programmare interventi strutturali che possano dare risposte a problemi urgentissimi e non più rinviabili", le parole della segretaria Laura Grandi, presente questa mattina alla conferenza stampa.

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