Conte: da 'quasi premier' al ritorno all'Università

Dall'essere quasi presidente del consiglio al ritorno all'Università di Firenze, dove tiene il corso di diritto privato. E' questa la parabola del professore e avvocato Giuseppe Conte, che per cinque giorni è stato lo sconosciuto più famoso d'Italia.

Era stato formalmente incaricato dal presidente Mattarella di formare un governo mercoledì 23 maggio scorso. Dopo oltre 75 giorni dalle elezioni del 4 marzo scorso finalmente Movimento 5 Stelle e Lega avevano trovato un accordo sul suo nome.

“Sarò l'avvocato difensore del popolo italiano”, le prime parole di Conte dopo l'incarico. Nei giorni seguenti la vita pubblica e privata del 54enne incaricato è stata scandagliata in ogni modo, anche perché era appunto poco noto ai più e privo di esperienze politiche.

Sono saltati fuori, tra le altre cose, un curriculum a quanto sembra un po' 'gonfiato' e accuse sul presunto sostegno in passato al metodo Stamina. Ma a farlo 'saltare' è stato un nome, quello di Paolo Savona.

Quest'ultimo era stato indicato come futuro ministro dell'economia, voluto e imposto al presidente del consiglio incaricato da M5S e Lega. Conte non ha proposto il nome di Savona a Mattarella, assieme alla lista del resto del governo. Mattarella non l'ha 'accettato' per le sue posizioni anti-euro, scatenando le ire di Di Maio e Salvini.

Conte ieri non ha dunque potuto far altro che rinunciare all'incarico: tornerà al suo corso di diritto privato all'Università di Firenze e al suo studio di avvocato a Roma. Nel frattempo Mattarella ha chiamato al Quirinale Carlo Cottarelli: sarà lui ora a provare a formare un nuovo governo. Ma nuove elezioni sembrano dietro l'angolo.

Le reazioni, da Di Maio e Salvini fino a Renzi