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Si riaccende il dibattito sul ‘cimiterino’ di feti e mai nati: “Polemica vergognosa”

Dopo l'approvazione del nuovo regolamento di polizia mortuaria che prevede la sepoltura dei non-nati in uno spazio del cimitero di Trespiano si riaccende la polemica

Dopo l’approvazione in Consiglio comunale del nuovo regolamento di polizia morturia si riaccende la polemica sul cosiddetto 'cimiterino' di Trespiano. Tanto da fare sentire in dovere di intervenire lo stesso sindaco Renzi nella sua  Enews.

Sepoltura dei non - nati, già prevista nel decreto numero 285 del 10 settembre del 1990, su cui il candidato alla segreteria del Pd ha voluto ribadire la sua posizione. Puntualizzazione arrivata soprattutto dopo la miriade di polemiche che ha visto la questione valicare le pareti di Palazzo Vecchio creando anche un acceso dibattito in Rete.

POLEMICA DEL 2012

Infatti l’identificazione di uno spazio ad hoc nel camposanto per feti e mai nati, questione su cui già nel 2012 la maggioranza di centrosinistra di Firenze si era spaccata, tanto da far riportare il testo in aula con alcune snelliture, ha incanalato la discussione nel turbinoso dibattito sui temi etici. Nel caso specifico: l’aborto.

A chiarire il nocciolo della questione il consigliere comunale di perUnaltracittà Ornella De Zordo: “Che senso ha un vero e proprio ‘cimiterino’ con monumenti e altri ricordi se non sancire il principio che un feto è una persona, con tutte le conseguenze giuridiche oltre che culturali che esso comporta?”. Medesimo avviso per le segretarie nazionali della Fp Cgil Cecilia Taranto e Concetta Basile: "La riteniamo una scelta raccapricciante e totalmente inutile.  - hanno tuonato le sindacaliste nei giorni scorsi -  La legge prevede già la possibilità di sepoltura. Inserire in un provvedimento comunale, anche se ammorbidito rispetto alla precedente versione che aveva scateno accese polemiche, un apposito riferimento a un'area adibita a questo fine, vuol dire fare una forzatura su un tema sensibile".

APPROVAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

Un parere tuttavia distante da quello del periodico della diocesi di Firenze. Ieri in un’editoriale su Toscana Oggi Riccardo Bigi si chiede “Quale assurda battaglia ideologica è mai quella che,  per affermare il diritto della donna ad abortire, arriva a voler negare il diritto per tante coppie che l'aborto invece lo hanno subito senza volerlo, di avere un luogo in cui  piangere il loro figlio mai nato?”
Opinione non troppo lontana da quella del primo cittadino: “Possiamo fare politica senza strumentalizzare il dolore di una madre, o di un padre, che perde un figlio prima che questi veda la luce? – scrive Renzi”. Secondo Renzi, si tratta di una iniziativa ''doverosa e semplice'', mentre invece ''si è cercato addirittura di trasferire questo dibattito in un'occasione di polemica congressuale''. Per il sindaco di Firenze ''la vergogna, in questo caso, è tutta per qualche professionista dell'ideologia: non avrei mai immaginato che il livore contro di me arrivasse a questo punto. Mi spiace, ma mi spiace per loro''.
 

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