In Toscana arredi urbani riciclati, Firenze è tra i comuni virtuosi
La plastica riciclata utilizzata per arredare spazi urbani con panchine e giochi per l'infanzia
Stamani l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini e il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, hanno premiato i comuni di: Calcinaia, Casciana T., Lari, Castelfranco di Sotto, Crespina-Lorenzana, Firenze, Manciano, Palaia, Piombino, Reggello e Vicopisano. Lo stesso attestato è stato conferito all’azienda gestore dell’Ato Sud Sei Toscana. Dieci comuni toscani e un gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti hanno ricevuto l’attestato di ente virtuoso, che Legambiente e Regione Toscana assegnano a chi ha dato un senso alle raccolte differenziate, riacquistando nel 2014 prodotti realizzati con il materiale riciclato delle raccolte differenziate toscane.
L'assessore regionale all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini - "Siamo soddisfatti del risultato che abbiamo ottenuto insieme a Revet e ci auguriamo che ciò funzioni da incentivo e da stimolo per tutti i Comuni toscani affinché investano un sempre maggiore impegno nella raccolta differenziata e al contempo nel riciclo effettivo dei materiali. Per questo la Regione è intervenuta con finanziamenti consistenti sia per promuovere le attività sia per supportare la gestione di impianti di trattamento destinati a questo fine. Solo nel 2013 in Toscana sono state selezionate e trattate150.000 tonnellate di multimateriale, cioè vetro, plastiche, acciaio, alluminio, poliaccoppiati come Tetra pak. Numeri significativi ma che ci auguriamo crescano ancora. La scommessa è tripla: ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e incentivare le filiere del riciclo, il che apre nuove opportunità di lavoro, un aspetto che ci sta molto a cuore nell'attuale situazione di crescente disoccupazione".
Dal 2011 una parte dei proventi dell’ecotassa viene destinata dalla Regione Toscana a incentivare gli acquisti verdi ovvero i prodotti realizzati in materiale riciclato, in particolare con le plastiche eterogenee (vaschette, retine, shopper, piatti e bicchieri usa e getta…) delle raccolte differenziate regionali, altrimenti e altrove destinate al recupero energetico.
Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – "Siamo profondamente convinti, che solo divulgando le immagini degli elementi di arredo dei nostri spazi pubblici, realizzati con la materia ricavata dal riciclo delle plastiche eterogenee della nostra differenziata, riusciamo a dare un senso e una coerenza a tutta una filiera, che ha e dovrebbe avere sempre di più una dimensione industriale. In questo senso, è stato davvero molto importante il ruolo catalizzatore della Regione Toscana, che ha fortemente e meritoriamente creduto negli incentivi sul GPP".
«Il nuovo piano industriale di Revet è orientato al massimo riciclaggio dei materiali raccolti– ha detto il presidente di Revet Valerio Caramassi - e se per i metalli, i poliaccoppiati e il vetro il riciclo è sempre stato garantito, così come per le frazioni nobili delle plastiche (il PET delle bottiglie di acqua, l'HDPE dei flaconi dei prodotti igienizzanti), sono invece determinanti gli sforzi di ricerca e industriali fatti recentemente da Revet per arrivare ai Ri-prodotti in Toscana, che sono i nuovi manufatti o parti di prodotti realizzati dai partner Revet partendo dalle plastiche eterogenee, la frazione più difficile da riciclare, che infatti altrove continua ad essere destinata a recupero energetico o a smaltimento. Ringraziamo la Regione perché unica in Italia ha predisposto un sistema di incentivazione – ha concluso Caramassi – per far decollare la filiera del riciclo anche nei settori critici: con il riciclo è necessario operare in modo simile a come si è operato per le rinnovabili».
L’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti ha ricordato che le cinque aziende dell’ATO Toscana Centro (AER, ASM, CIS, Publiambiente e Quadrifoglio) nei primi 8 mesi dell’anno hanno inviato agli impianti di selezione e riciclo di Revet 16.966 tonnellate di imballaggi in plastica, con capofila Quadrifoglio che ha avviato agli impianti di Pontedera oltre 7800 tonnellate di imballaggi costituiti da polimeri riciclabili.