Domenica Metropolitana, 1 Maggio nell'arte. Ecco il programma
Domenica 1 maggio: Festa dei lavoratori ed anche giorno della Domenica Metropolitana. Durante questa giornata di festa adulti e bambini potranno partecipare a numerose visite, percorsi e attività nei Musei Civici Fiorentini fra queste le visite-conversazioni su Jan Fabre, Spiritual Guards in Piazza Signoria e Palazzo Vecchio e la conferenza "Architetture e cantieri nei dipinti di Palazzo Vecchio" a cura di Stefano Corazzini in Palazzo Vecchio ovvero, per i bambini di ogni età, l’evento-laboratorio "Una scampagnata al museo presso il Museo Novecento".
Sono in programma anche le visite presso il Museo Gino Bartali (via Chiantigiana,175 -Ponte a Ema) e presso il Museo del Bigallo (Piazza San Giovanni 1) per il quale è necessaria la prenotazione al n. tel.055 288496 (visite accompagnate ogni ora 9.30-12.30).
Anche la Fondazione Palazzo Strozzi aderisce alla giornata proponendo alle 11.30 l’appuntamento Parliamo d’arte, una conversazione in mostra (massimo 15 partecipanti) in occasione dell’esposizione Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim: l’attività è gratuita con ingresso a pagamento.
Alla Domenica Metropolitana aderisce anche il rinnovato Museo della Misericordia in Piazza Duomo, con visite guidate gratuite alle h15.30 e alle h16.30 per max. 25 partecipanti ciascuna: la prenotazione è obbligatoria, tel. 055-239393.
Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività sono gratuite per i cittadini residenti nella città metropolitana di Firenze e la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.
Senza prenotazione sono gli accessi, fino ad esaurimento posti, ai Musei Civici Fiorentini.
Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00).
Torre di Arnolfo (in caso di pioggia la Torre di Arnolfo resterà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. Sarà accessibile il camminamento di ronda. Orario 09.00/21.00, 30 persone ogni mezz’ora).
Scavi archeologici di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00, 25 persone ogni mezz’ora)
Santa Maria Novella (orario 13.00/17.30)
Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00)
Fondazione Salvatore Romano (orario 10.00/16.00)
Museo Novecento (orario 9.00/19.00)
Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (ingressi 13.00/17.00, ultimo accesso ore 16.15, 30 persone ogni mezz’ora).
Attenzione: le biglietterie chiudono un’ora prima dell’orario di chiusura.
Qui sotto il programma completo della Domenica Metropolitana
Attività al Museo Novecento
Una scampagnata al Museo
E se il chiostro del Museo Novecento si trasformasse, per un momento, in un prato di campagna? Certamente al pascolo troveremmo mucche d’autore, che i grandi artisti del XX secolo hanno reinterpretato in chiave personale e che i bambini, capovolgendo il consueto atto di creazione artistica, potranno cimentarsi nel “cancellare”, pennellata dopo pennellata. Un laboratorio inedito per riflettere sulle infinite forme di rappresentazione della realtà cui il Novecento ha dato vita.
Per chi: famiglie con bambini 4/10 anni
Quando: h10.30, 11.30, 12.30, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00
Attività Palazzo Vecchio
Architetture e cantieri nei dipinti di Palazzo Vecchio
A cura di Stefano Corazzini.
La fastosa decorazione pittorica dei quartieri monumentali di Palazzo Vecchio, realizzata dal pittore e architetto Giorgio Vasari e dai suoi collaboratori, nasconde molti dettagli curiosi per l’occhio attento: fra questi un’interessante serie di scorci urbanistici, architetture e cantieri di costruzione – fra cui persino la fabbrica di San Pietro a Roma – che consentono di analizzare pratiche, tecniche e metodi di esecuzione degli architettori di metà Cinquecento.
Percorsi Segreti
La proposta consente di visitare alcuni ambienti particolarmente preziosi: fra questi la scala realizzata per volere di Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia; lo Studiolo di Francesco I de’Medici, raffinatissimo scrigno “di cose rare et pretiose”, e lo Scrittoio del padre Cosimo I (più conosciuto come Tesoretto); infine l’imponente struttura a capriate che sorregge il soffitto a cassettoni del Salone dei Cinquecento.
La Reggia Medicea
Le sale di Palazzo Vecchio raccontano ancora oggi in modo evidente le trasformazioni occorse nel Cinquecento, quando Cosimo I de’ Medici vi trasferì la sua residenza incaricando dei lavori prima Giovanni Battista del Tasso e poi Giorgio Vasari. Accanto alle funzioni governative il palazzo assunse così anche il ruolo di Reggia Ducale, ospitando non solo la famiglia ducale ma tutta la corte. Il percorso consente di visitare i principali ambienti del Palazzo con un’attenzione particolare non solo ai fasti e alle bellezze dell’età medicea ma anche agli aspetti di vita quotidiana, rievocando le consuetudini, gli avvenimenti e le curiosità che animarono tanto le sale pubbliche quanto le stanze private.
Guidati da Giorgio Vasari
Nel 1555 Giorgio Vasari, pittore, architetto e scrittore aretino – autore de Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti – diventa il responsabile del cantiere di Palazzo Vecchio e compie un immenso lavoro per trasformare l’edificio in una sontuosa reggia rinascimentale. Nel dialogo con il pubblico Giorgio Vasari illustra le linee di politica culturale del Duca Cosimo I de’ Medici, committente assoluto degli interventi, e la perizia della fabbrica medicea nel realizzare, in tempi record, la nuova residenza ducale.
Visita-conversazione su Jan Fabre. Spiritual guards
Lo spettacolare palcoscenico teatrale di Piazza Signoria si è da poco animato di due nuovi protagonisti, un’imponente tartaruga e un piccolo uomo intento a misurare le nuvole. Opere altamente poetiche, frutto dell’immaginazione dell’artista belga Jan Fabre, figura eclettica e versatile che ha popolato anche Palazzo Vecchio delle sue creazioni: fra queste un impressionante globo di scarabei. La visita-conversazione permetterà di approfondire la conoscenza delle opere e di riflettere in forma dialogica sul rapporto fra antico e contemporaneo che connota questo tipo di azioni.
Vita di corte
Oggi Palazzo Vecchio è un museo, ma nel Cinquecento era la residenza del duca Cosimo I de Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli. Attraversando le sale del museo i visitatori potranno non solo ammirare lo splendore della reggia ma anche immaginare i sontuosi banchetti nella Sala Grande e i terrazzi fioriti come giardini. Infine sarà possibile indossare mantelli e zimarrine, scarpe e cappelli cinquecenteschi oppure dilettarsi con alcuni giochi da principini.
Favola profumata della natura dipinta
È difficile immaginare che in un palazzo di pietra la Natura possa avere un ampio spazio. Eppure, in Palazzo Vecchio la Natura è decisamente presente, voluta da un Duca e da una Duchessa che avevano un grande amore per la terra, la caccia, la pesca, i cavalli e i giardini. Ecco una favola che – anche grazie alla magia dei profumi – saprà restituire il ricordo e, quindi, la vita alla meravigliosa natura dipinta nelle sale del Palazzo.
Piccole storie di colori: bianco
Il Bianco è colore-non colore, può includerli o escluderli tutti a seconda del modo in cui lo si guarda. I bambini vengono coinvolti in una progressiva scoperta multisensoriale del Bianco, che ne indaga i significati e le sensazioni, per poi avviare un percorso nelle sale del Palazzo, alla ricerca dei colori che alcuni personaggi – divenuti inspiegabilmente bianchi – hanno misteriosamente perduto.
Piccole storie di colori: giallo
Il Giallo è tra i colori più amati oggi dai bambini: è il colore della vitalità, dell’entusiasmo e della gioia essendo associato immediatamente al sole, fonte di luce, calore ed energia. Dopo un viaggio polisensoriale nel Giallo, che consentirà di approfondire anche la storia simbolica del colore, i bambini saranno accompagnati nel Museo alla scoperta di dettagli e particolari… da riportare alla luce
Attività Santa Maria Novella
Il chiostro verde e i dipinti di Paolo Uccello
La visita consentirà di apprezzare otto meravigliosi affreschi della prima metà del Quattrocento, dipinti da Paolo Uccello e collaboratori per il Chiostro Verde ed esposti ora nel Refettorio dopo il delicato intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure. Si tratta di affreschi staccati facenti parte del ciclo delle Storie della Genesi e prevalentemente eseguiti in monocromo verdeterra – “a sugo d’erbe e terra verde”, come venne scritto nel Seicento – tanto da dare il nome all’intero chiostro. Capolavori del Rinascimento che sarà possibile assaporare in forma ravvicinata e in nuova leggibilità.
Attività alle Murate
Visita alle Murate
La visita permetterà di conoscere la storia del complesso delle Murate, dalla sua fondazione come convento femminile per le monache di clausura, le murate, alla sua trasformazione in carcere nell’Ottocento fino al 1986, anno della riforma carceraria di Mario Gozzini. L’itinerario si snoderà tra gli spazi del complesso per concludersi nel carcere duro, la zona detentiva più severa, all’interno del quale trova posto l’installazione Nuclei (vitali) di Valeria Muledda: un “cammeo” della produzione artistica che oggi caratterizza il luogo.
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