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Economia

Casa: a Firenze crollano i mutui e calano le compravendite

Effetto del continuo rialzo dei tassi d'interesse. Il focus locale e nazionale del consiglio notarile

Nel primo bimestre 2023 il mercato immobiliare fiorentino accusa un colpo che vale un calo complessivo del 5,28%. Dopo il mese di gennaio in crescita del 5,85% (+2,30 acquisti da privati, +10,14% seconda casa da costruttore, -13% prima casa da impresa e +18.92% seconda casa da costruttore), a febbraio infatti si registra un 'crollo' del 13.67% (-13.53 prima casa tra privati, - 44.83% prima casa da costruttore; -2% seconda casa da privati e -51,95% seconda casa da costruttore). 

Pre quanto riguarda poi i mutui per l’acquisto della casa nei primi due mesi del 2023, a Firenze sono diminuiti del 25,24% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo è stato pressoché stabile nei mesi di gennaio (-23,62%) e febbraio (-26,41%). Ricordando l’andamento del mercato delle compravendite che segnava comunque una diminuzione del 5,85% nel bimestre spicca come il numero di mutui concessi, e in percentuale il capitale erogato, sia in forte flessione, quasi a evidenziare il fatto che le persone stiano acquistando case più con i propri capitali rispetto al passato a causa del forte aumento dei tassi di interesse.

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In calo, di conseguenza, anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-22,43%), andando da un – 21,75% della fascia di età 18-35 anni a un picco di -55% della fascia 66-75 anni. Nonostante il calo del 25,24% del numero dei mutui (dai 1.379 nel primo bimestre 2022 a 1.031 nel primo bimestre 2023), la riduzione del capitale erogato è in realtà inferiore ed è pari al 23,1% (da 229.327.928 nel primo bimestre 2022 a 176.322.154 nel primo bimestre 2023).

La differenza di questi due dati percentuali è data da una riduzione di tutti i mutui concessi tranne per quelli da 300 mila a 350 mila euro che hanno registrato addirittura una crescita del 26%. Si ha infine una riduzione di 10,5% del numero delle surroghe nel primo bimestre 2023 rispetto al primo bimestre 2022.

L’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo bimestre 2023

L’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo bimestre 2023 è stato reso noto ieri dal consiglio nazionale del notariato sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i dati statistici notarili. In particolare, il notariato ha presentato una prima ricognizione effettuata in 9 grandi città italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi. Le città prese in esame sono state Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna, Torino, Palermo, Verona, Firenze.

Dal campione è emerso un crollo generalizzato dei mutui, mentre il "calo" delle compravendite di fabbricati abitativi è risultato molto diversificato sul territorio: sebbene a livello nazionale il calo sia del 2,7%, province come Bari, Bologna, Torino e Palermo mostrano valori in controtendenza attestandosi a variazioni positive rispetto al primo bimestre 2022. Si parte dai dati positivi di Torino (+3,26%), Bologna (+2,88%), Bari (+1,14%) e Palermo (+2,11%) per intercettare il calo di centri importanti come Milano (-3,74%), Verona (-1,45%), Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%), Napoli (-14,9%).

In tutte le città si registra comunque un calo delle compravendite nel mese di febbraio 2023, tranne a Torino dove le transazioni sono addirittura maggiori rispetto al mese di gennaio. Nello stesso periodo dell’anno sul fronte dei mutui si registra un calo medio del 23,56%, ben più alto rispetto al calo delle transazioni immobiliari. Nonostante alcune province come Verona mostrino a gennaio 2023 una quasi stazionarietà della richiesta di mutui (-0,5%), tutte le città subiscono un calo a due cifre, che a Napoli in particolare è pari a più di un terzo rispetto al bimestre 2022 (-35,4).

Va segnalato inoltre che la fascia di età che ha subito la riduzione minore è quella degli under 36 probabilmente in considerazione delle agevolazioni fiscali in vigore fino a fine dicembre 2023 per l’acquisto della prima casa e l’estensione del fondo prima casa all’80% in scadenza il prossimo 30 giugno. Sul calo medio nazionale del numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo pari a - 21,15%, la fascia di età 18-35 anni si ferma a – 19,3% rispetto al -20,11% degli under 45, -22,36% degli under 55 e -25,67% under 65 fino al picco del -33,3% della fascia 66-75 anni.

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