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Economia

Buco nella sanità toscana: mancano 330 milioni, pericolo commissariamento o tasse

La giunta regionale invoca l'intervento dello Stato. I soldi vanno trovati entro inizio 2022: ipotesi aumento addizionale Irpef. Per scongiurarlo si lavora a rimborsi Covid e razionalizzazione della spesa

La Toscana invoca l'intervento dello Stato per evitare che a fine anno si materializzi quel rosso nella sanità regionale di cui si parla ormai da molte settimane, scrive il settimanale Toscana Oggi.

Secondo la relazione fatta al Consiglio regionale, ammonta a 330 milioni il differenziale tra le spese del 2021 rispetto al 2020. Soldi che vanno trovati entro l'inizio del nuovo anno per evitare il commissariamento o l'aumento delle tasse regionali: tramontata l'ipotesi aumento bollo, per le proteste interne alla maggioranza, resta sul tavolo l'aumento dell'addizionale Irpef.

Rimborsi Covid e capitoli di spesa

Per scongiurarlo, spiega il settimanale dei vescovi toscani, la Giunta sta lavorando per ottenere da una parte i rimborsi Covid e dell'altra incidere su altri capitoli di spesa. "Chiediamo al Governo rimborsi Covid subito - ha affermato Simone Bezzini, assessore regionale al diritto alla salute - su questo le Regioni sono unite. Non è pensabile che i costi sanitari della pandemia ricadano sui sistemi sanitari regionali, che stanno facendo i salti mortali per fronteggiare con uno sforzo enorme e ogni strumento l'emergenza sanitaria. Per tutelare la salute dei cittadini abbiamo messo in campo una macchina sanitaria senza precedenti, compresa la più grande vaccinazione di massa di cui si abbia memoria. La Regione Toscana, in più, ha un sistema sanitario solidamente pubblico, oltre a essere quella che ha maggiormente assunto durante la pandemia e i costi delle assunzioni nel 2020 si fanno sentire nel 2021".

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Secondo i dati portati in Consiglio regionale tra il dicembre 2019 e il dicembre 2020, spiega ancora Toscana Oggi, il personale sanitario è aumentato di 4.155 unità. E nell'estate 2021 sono state autorizzate altre 1.752 assunzioni. "E' in corso uno scrupoloso monitoraggio della spesa sanitaria - aggiunge Bezzini - reso necessario dai costi della risposta alla pandemia e dalle incertezze presenti sulle voci di entrata ancora non quantificate, nonché doveroso sul piano amministrativo, per produrre una convergenza di bilancio positiva rispetto all'esercizio 2021".

La strategia verso l'equilibrio

La strategia che la Regione sta percorrendo nel percorso verso l'equilibrio di bilancio è triplice. Primo, contenimento della spesa degli enti e delle aziende del servizio sanitario regionale in un quadro di garanzia sulla qualità e sulla continuità dei servizi. Secondo, iniziativa congiunta con le altre Regioni nei confronti dello Stato per ottenere il rimborso delle spese Covid. Terzo, costruzione di sinergie tra la parte non sanitaria del bilancio regionale ed il perimetro sanitario per il recupero di ulteriori risorse.

La discussione politica tuttavia non accenna a placarsi. Le opposizioni sono da settimane sul piede di guerra, prima per la mancanza di chiarezza sui numeri della sanità e poi per le ipotesi di aumento delle tasse regionali su cui tutto l'arco dell'assemblea toscana si dice fortemente contrario.

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