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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Aumento tassa di soggiorno, Palazzo Vecchio: "Non giusto gravare solo sui fiorentini"

Dal Comune la replica agli albergatori che protestatno: per un 5 stelle si pagherà 5 euro, per una stella tre euro e mezzo

Dopo la veemente protesta delle associazioni di categoria che tutelano gli interessi degli albergatori, arriva la replica di Palazzo Vecchio. Il tema la tassa di soggiorno che, secondo una delibera che sarà portata presto in giunta e poi in consiglio comunale per l'approvazione definitiva, subirà una serie di aumenti, possibilità concessa ai comuni ad alto flusso turistico dall'ultima legge di bilancio.

"Firenze sarà la città più cara d'Italia, è inaccettabile", protestano all'unisono Confesercenti, Federalberghi e Confindustria. Gli aumenti, ad esempio, porteranno un turista che alloggia in un hotel 5 stelle a pagare 8 euro a persona (per camere che in città, in tali categoria, costano anche diverse migliaia di euro). Per gli alberghi a una stella si pagheranno tre euro e mezzo, sempre ovviamente in aggiunta al prezzo della camera (qui tutti gli aumenti).

Per le categorie sono aumenti inaccettabili, mentre il Comune ribadisce la posizione di sempre, secondo la quale anche i turisti, a milioni ogni anno in città, debbano contribuire a finanziare quei servizi comunali anche a loro destinati in quanto 'fruitori' della città.

“Per non gravare sui fiorentini abbiamo deciso di chiedere un contributo ai turisti che visitano la città”, dichiarano la vicesindaca Alessia Bettini e l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini, rispondendo alle categorie.

“La nostra città sta facendo uno sforzo importante sullo sviluppo per le infrastrutture di mobilità e per quelle per il turismo. Un esempio è la Fortezza da Basso, con i suoi spazi espositivi e Firenze Fiera. Noi non riteniamo giusto che solo i fiorentini vadano a sostenere lo sforzo che fa una città come la nostra, che ospita turisti in numero di oltre venti volte maggiore quello degli abitanti", proseguono Bettini e Bettarini.

"Per questo - concludono vicesindaca e assessore -, abbiamo valutato, dopo averne discusso da tempo anche con gli albergatori, l’incremento dell’imposta di soggiorno, che come ricordiamo è a totale carico dei turisti. In questi quattro incontri con le categorie abbiamo illustrato le nostre idee sull’imposta di soggiorno anche alla luce del boom delle presenze turistiche della nostra città e ci siamo impegnati con loro a realizzare alcune misure a partire  dalla lotta all’evasione fino alla stagionalità, che ci è stata proposta dagli albergatori stessi, e abbiamo concordato di favorire le presenze di carattere professionale e non prettamente turistiche per 7 giorni anche se non consecutivi”.

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