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Cronaca Campo di Marte

Ex Poste di via del Pratellino: venerdì verrà valutato il ricorso

Venerdì il Tribunale del riesame valuterà il ricorso presentato dal Comune. Renzi: "Se verrà dissequestrato siamo pronti a demolire l'edificio in 10 giorni"

Quell’immobile va demolito, questo il parere del Comune di Firenze chiedendo il dissequestro delle ex Poste di via del Pratellino. La struttura doveva essere abbattuta oggi, poi un sequestro deciso dal gip su istanza dell'impresa Gala srl, ed uno preventivo per presunto smaltimento di rifiuti nelle fognature, hanno interrotto la catena degli eventi.
Il 12 agosto sarà il giorno ics nel Tribunale del riesame, intanto il primo cittadino capeggia la fila dei demolitori: "Se verrà dissequestrato  siamo pronti a demolire l'edificio in 10 giorni".

STORIA - La struttura, in origine di proprietà di Poste Italiane, aveva avuto nel 1968 una concessione edilizia che prevedeva la possibilità che l'immobile dovesse essere demolito a semplice richiesta del Comune. Successivamente è stato ceduto alla società Berni che a sua volta l'ha promesso in vendita alla società Gala: quest'ultima non è mai diventata proprietaria dell'immobile e a giugno scorso il tribunale di Firenze ha dichiarato risolto il contratto preliminare di compravendita. La legittimità dell'ordinanza di demolizione del Comune, si spiega in una nota di Palazzo Vecchio, è stata confermata per sei volte, quando Tar e Consiglio di Stato hanno respinto i ricorsi avanzati dalle società Berni e Gala: sempre quest'ultima ha presentato infine una richiesta di sequestro, in prima istanza rigettato e poi accolto fino alla prossima udienza, fissata per il 25 ottobre.

 "Questa vicenda - ha sottolineato oggi il sindaco Renzi - è lunga e a tratti assurda, ma la giunta ha deciso di perseverare con tenacia: demoliremo questo edificio che non solo è una bruttura della zona, ma è anche una ferita. Al suo posto costruiremo un parcheggio da 60 posti". Lo scorso 28 luglio, inoltre, i carabinieri del Noe carabinieri erano intervenuti con un altro sequestro, a scopo preventivo: erano stati posti i sigilli al cantiere della struttura, dove erano in corso operazioni di bonifica dell'amianto, per accertare presunte violazioni nello smaltimento dei liquidi di scarto. Il sindaco oggi ha ribadito che "abbiamo tolto tutto l'amianto. Per noi si può buttare giù".
 

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