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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Treni, ancora disagi per i pendolari: "Situazione vergognosa"

La denuncia: "Ritardi e treni che non arrivano a destinazione, allibiti di come la Regione possa permettere tutto ciò"

Il 'Movimento consumatori Toscana' denuncia l'ennesimo caso di gravi disagi per i pendolari dei treni Trenitalia del Valdarno, con un altro treno, questa mattina, martedì 25 luglio, che dopo aver accumulato ritardo si ferma termina la corsa in una stazione precedente, senza arrivare in anticipo.

"Sono le 7.17 quando alla stazione di Figline Valdarno sembra tutto regolare. Il treno 18826 delle 7.17 destinato ad arrivare a Campo di Marte parte in orario. Sembra un miracolo per i pendolari", riporta in una nota l'associazione.

Da lì a poco però i pendolari iniziano a vedere movimenti sospetti, il treno si ferma poco dopo la stazione di Figline e iniziano quindi "le prime preoccupazioni dei lavoratori che devono firmare all’arrivo in azienda, degli studenti che hanno l’esame all’università e dei pendolari tutti".

Alla fine il suddetto treno "accumula ritardo stando fermo e il successivo treno delle 7.27 diretto a Firenze Santa Maria Novella inizia a riportare un ritardo di ben 15 minuti. Finalmente arriva l’avviso che il treno 18826 sta per arrivare, peccato che da Figline parta 'solamente' alle 7.50 con un ritardo di ben 23 minuti, pur riportando il monitor solo 15 minuti di ritardo".

"Saliti sul treno alle ore 8.03 - prosegue la cronaca della mattinata -, il controllore riferisce ai pendolari che il treno 18826 terminerà la corsa a Pontassieve anziché a Firenze SMN. Oltre al danno la beffa".

"Come Movimento Consumatori Toscana continuiamo ad essere allibiti di come la Regione possa permettere tutto ciò. Abbiamo un contratto di servizi che puntualmente non viene rispettato. I pendolari della linea Arezzo-Firenze, includendo il Valdarno, sono costretti quotidianamente a fare i conti con i ritardi e i disservizi di Trenitalia”, commenta il Movimento Consumatori Toscana, con il presidente Armando Mansueto.

“Ci domandiamo arrivati a questo punto se esista ancora un obbligo per i pendolari di pagare un servizio per non usufruirne nei modi e nei tempi previsti dal contratto dei servizi. Ci metteremo subito in contatto con il presidente Giani e l’assessore Baccelli per capire cosa stia accadendo. Nel frattempo proponiamo di non far pagare il costo del biglietto ai pendolari nei prossimi mesi come ristoro dei disservizi e disagi. La Regione Toscana e Trenitalia non prendano in giro i pendolari con il bonus mensile che non tiene conto, viste gli indici con i quali viene calcolato, delle difficoltà riscontrate dai pendolari della linea Arezzo-Firenze. Non escludiamo - fa sapere l'associazione -, mobilitazioni insieme alle altre associazioni dei consumatori, così non si va da nessuna parte".

L'altra denuncia: "Treni strapieni e sicurezza a rischio" / FOTO

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