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Il grande evento

Tour de France, Nardella: “Partenza dal Viola Park ricordo speciale per Joe Barone”

Il sindaco: “Idea nata insieme, doveva essere un omaggio alla Fiorentina”

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"Avevamo pensato insieme a Joe Barone che la partenza agonistica vera e propria del Tour de France avvenisse davanti al Viola Park a due passi dalla casa di Gino Bartali. Voleva essere un omaggio alla Fiorentina, adesso sarà anche un omaggio a Barone" Il sindaco di Firenze Dario Nardella presentando in Palazzo Vecchio le tre tappe italiane della Grand Boucle (toccherà anche Emilia Romagna e Piemonte) che partirà proprio da Firenze il 29 giugno ha anzitutto avuto un pensiero per il dirigente viola scomparso pochi giorni fa.

Giornata di ieri a tutto Tour, cominciata in mattinata con l’accensione del cronometro in piazza della Repubblica. Per quanto riguarda la corsa, i ciclisti partiranno dalle Cascine, poi la carovana gialla si muoverà verso piazza della Signoria e da lì attraverseranno Ponte Vecchio, il centro storico per arrivare a piazzale Michelangelo e scendere verso Bagno a Ripoli dove, davanti al Viola Park, scatterà il cronometro del Tour. In piazza Santa Croce sarà allestito il villaggio giallo, mentre quello operativo per atleti e squadre sarà alle Cascine.

“Ricorderemo anche Gino Bartali e Gastone Nencini lambendo il suo Mugello”, ha poi aggiunto dichiarando di essere "entusiasta e onorato perché il terzo evento sportivo mediatico del mondo dopo le Olimpiadi e Mondiali di calcio si svolgerà in Italia. Nardella ha poi evidenziato che si tratterà di un ‘Tour dei record’. “Per la prima volta parte dall'Italia e non arriva a Parigi (non accadeva dal 1905), ma nella bellissima Nizza e poi farà da apripista ai Giochi olimpici nella Capitale. E poi passerà in tre siti Unesco, Firenze, Bologna e le Langhe”.

 “Il ciclismo è strada. E in questo caso la strada incrocerà i molteplici riferimenti alla storia del ciclismo italiano disseminati lungo il percorso. Ci sarà infatti un filo conduttore che legherà le tre tappe con la storia degli italiani vincitori al Tour a cominciare dalla scelta dell’anno, 2024, ossia il centenario della prima vittoria di Ottavio Bottecchia, primo italiano a trionfare in Francia. Il via dalla Toscana, con Firenze e il Mugello protagonisti, omaggia la terra natale di Gino Bartali e Gastone Nencini, vincitori dei Tour 1938, 1948 e 1960. Siamo felici, orgogliosi e non vediamo l’ora di arrivare al Grand Depart”, ha aggiunto Cosimo Guccione, assessore allo Sport di Palazzo Vecchio.

Alla conferenza stampa di presentazione Eugenio Giani ha voluto ricordare il forte legame tra la Toscana e le due ruote: “La prima gara svolta in Italia fu la Firenze-Pistoia il 2 febbraio 1870 e la società più antica ancora in attività è il Veloce club Firenze (l'attuale Club sportivo, ndr) nato 15 giorni prima proprio per quest’occasione”.

Tra gli ospiti più attesi, il direttore generale del Tour de France Christian Prudhomme: “Era impensabile che il Tour de France non fosse mai partito dall'Italia”, le sue parole, una idea nata per prima volta dopo la vittoria di Vincenzo Nibali nel 2014. Ma l’aspetto sportivo è solo una parte e forse neanche quello più importante per cui l’organizzazione ha deciso di puntare sull’Italia. “Più che in altri sport nel ciclismo conta la scenografia, la visione d'eccellenza è quella dall'alto presa dall'elicottero. È importante la performance dei corridori ma lo sono altrettanto i paesaggi Ero venuto a Firenze come turista ancora prima di immaginare da qui la partenza del Tour ed è un museo a cielo aperto. Attraverseremo l'Emilia Romagna, l'Adriatico per poi andare verso il Piemonte, tutti paesaggi mozzafiato. Del resto il Tour si nutre di bellezza e l'Italia, come la Francia, è un Paese magnifico". 

Palazzo Vecchio illuminato di giallo per il Tour de France 2024 credits Ezio Cairoli

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