"Setta del diavolo vampiro": il giovane capo condannato a 6 anni di carcere
Processo con rito abbreviato. L'imputato riconosciuto colpevole di 5 casi di violenza sessuale
E' stato condannato in abbreviato a 6 anni di reclusione, il 23enne di Prato arrestato dalla squadra mobile di Firenze nel giugno del 2020 con l'accusa di essere a capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subito atti sessuali, dopo averli convinti di essere il Diavolo.
Il giovane è stato anche condannato al risarcimenti danni nei confronti delle vittime, e al pagamento di provvisionale per un totale di 33.000 euro. L'imputato, difeso dagli avvocati Sigfrido Fenyes e Piernicola Badiani, è stato ritenuto colpevole di cinque casi di violenza sessuale - tre dei quali nei confronti di persone minorenni all'epoca dei fatti - rispetto ai tredici inizialmente contestati, e assolto con la formula 'perché il fatto non sussiste' dall'accusa di riduzione in schiavitù.
"Setta del diavolo Vampiro": chiesto processo per il giovane capo accusato di abusi su 13 adepti
Disposta per lui anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, oltre che da ogni ufficio in istituzioni pubbliche o private frequenta prevalentemente da minori.
Per gli investigatori, il 23enne avrebbe persuaso gli adepti di averli scelti per salvare il mondo. Per convincerli a subire gli abusi, li avrebbe convinti che tali pratiche erano loro necessarie per poter superare un presunto 'blocco sessuale', eliminato il quale l'adepto avrebbe potuto acquisire poteri soprannaturali.