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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Scattato il sequestro per la ex Becagli

Carabinieri sul posto per eseguire il sequestro

E' scattato oggi, mercoledì 26 luglio, il sequestro preventivo dell'area dell'ex mobilificio Becagli di viale XI Agosto, a Firenze nord, l'area che negli scorsi giorni è andata a fuoco ben tre volte nel giro di una settimana. Con ogni probabilità, incendi dolosi, probabilmente appiccati dagli stessi occupanti che da anni abitavano la struttura. Vuoi per liberare spazio dalle enormi quantità di rifiuti all'interno e all'esterno della struttura, vuoi come ritorsioni reciproche tra i gruppi di occupanti.

Il sequestro preventivo della'area, oltre 24mila metri quadri in totalte, è stato ordinato dalla magistratura. Venerdì scorso, 21 luglio, la proprieta dell'area, la Antilotex Srl, tramite i legali, aveva depositato in procura un'integrazione della querela già presentata circa un anno e mezzo fa, per chiedere di fare luce sugli ultimi roghi.

La proprietà è dunque tornata in mano ai proprietari. Presente al momento dell'attuazione del sequestro, affidato a polizia provinciale, polizia e carabinieri, anche il legale rappresentante della società, Lorenzo Becagli. L'obiettivo della proprietà ora è murare ogni possibile accesso, per scongiurare nuove occupazioni (in passato la struttura era già stata sgomberata ma poi gli occupanti erano tornati).

La società avrebbe anche la volontà di impugnare al Tar l'ordinanza di Palazzo Vecchio, con la quale il sindaco dà quindici giorni di tempo alla proprietà per effettura una serie di lavori: un tempo considerato troppo breve dai Becagli.

Cosa prevede l'ordinanza del sindaco

“L’amministrazione sapeva e non ha fatto nulla e ora si nasconde”, attaccano i consiglieri comunali Alessandro Draghi e Jacopo Cellai e del Quartiere 5 Matteo Chelli. “Inutile e scorretto fare confusione e strumentalizzare per attaccare l’amministrazione”, la replica del capogruppo Pd in Palazzo Vecchio Nicola Armentano e della vice Alessandra Innocenti.

“Nessun tentativo di nascondersi, nessuno scaricabarile. Ci sono competenze diverse e diversi soggetti coinvolti. Come si sa - la replica di Armentano e Innocenti -, ogni sgombero è deciso e calendarizzato in sede di Cosp. Il sindaco può intervenire come ufficiale di governo in situazioni in cui si teme per l’incolumità pubblica ed è stato questo il caso dell’ordinanza predisposta dall’amministrazione rispetto all’incendio all’area ex Antilotex, provvedimento che impone la messa in sicurezza e la raccolta e rimozione dei rifiuti dall’area dell’ex mobilificio, dal momento che, in caso di immobili privati, è la proprietà che ne deve assicurare la custodia. Giova ricordare tutti questi elementi anche ai consiglieri Fdi, vista l’ennesima polemica”.

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