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Cronaca

Sanità, l'ordine dei Medici di Firenze: “Con nuovi tagli mazzata finale al servizio sanitario nazionale”

I camici bianchi, nel quadro di ulteriori sforbiciate decise dal governo, chiedono un incontro alla Regione e una "riorganizzazione" complessiva

“La situazione della sanità è già molto critica ora e uno dei maggiori problemi è la carenza di personale. Per questo l’ipotesi di un'ulteriore riduzione del numero di medici in Toscana, con il blocco parziale del turnover per tre anni, rischierebbe di dare la mazzata finale”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze.

“Comprendiamo che la Regione e le Asl toscane debbano far quadrare i conti in una situazione ormai ai limiti della sostenibilità a causa della progressiva riduzione di finanziamenti statali - aggiunge - Da anni è in atto uno smantellamento del sistema sanitario nazionale, che sta favorendo di fatto una privatizzazione del servizio e che contrasta con i principi previsti dalla nostra Costituzione. Noi diciamo da tempo che il primo provvedimento da prendere per rafforzare la sanità pubblica in Italia è l’abolizione del tetto di spesa deciso nel 2004 dal governo nazionale”.

“Detto ciò – conclude Dattolo – chiediamo alla Regione di aprire un confronto con i professionisti della sanità e i loro rappresentanti sul tema della sostenibilità del sistema e della riorganizzazione ormai non più rimandabile, nel quadro dei tagli decisi a livello nazionale. Come Ordine dei Medici di Firenze siamo pronti a collaborare come abbiamo sempre fatto, convinti che la sanità sia prima di tutto un servizio che ha al centro le persone: i pazienti, i medici, gli infermieri e tutte le altre professioni sanitarie”.

È l'ennesima protesta dei medici, in una situazione per la sanità pubblica, e di conseguenza per i cittadini che vogliano usufruirne, sempre più difficile. L'ultima protesta, in piazza Duomo davanti alla sede della Regione, c'era stata meno di un mese fa.

Sul caso è intervenuta anche Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale. “Sono stati i cittadini, in particolare la classe media composta da pensionati e lavoratori dipendenti, a dover coprire con le proprie tasche il vuoto di 200 milioni di euro nel sistema sanitario causato dal payback. Qualcosa su cui anche la Corte dei Conti aveva messo in guardia la Regione mesi prima e quindi scongiurabile. Ora, saranno di nuovo proprio questi stessi cittadini a subire le conseguenze della riduzione di 400 operatori nella sanità toscana, decisi per far quadrare i conti. Esistono invece - attacca Galletti - diverse voci di spesa su cui si sarebbe potuto agire per risparmiare prima di alzare l’Irpef e tagliare il personale, come il milione di euro destinato alla 'legge Salva Maggio Musicale', ad esempio, e tutti i contributi generosamente erogati a varie fondazioni e altre realtà simili, che, tutto sommato, non ne avrebbero necessità. Pensiamo anche ai 6 milioni destinati alla Firenze Fiera, un altro esempio lampante di cattiva gestione politica di cui chi governa è direttamente responsabile".

La protesta dei medici in piazza: "Situazione insostenibile" / FOTO

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