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Cronaca

Il governo alza l'Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia, protesta in piazza anche a Firenze: "Aumenti inaccettabili"

Domani la mobilitazione nazionale promossa dall’associazione Tocca a noi: “Grave passo indietro in un momento in cui crescono inflazione e povertà”

In piazza contro la decisione del governo Meloni di rialzare l’Iva sui prodotti igienico-sanitari femminili e per la prima infanzia, che dal primo gennaio dovrebbe balzare, rispettivamente, al 10 e al 22%.

A promuovere la protesta, appuntamento domani, 1° novembre, in piazza della Signoria alle 17 per un flash mob in contemporanea con altre città italiane, è l’associazione Tocca a noi, protagonista del ‘TamponTaxTour’, la mobilitazione su scala nazionale che portò al taglio al 10% dell’Iva sui prodotti igienico sanitari femminili e non, poi ulteriormente ribassata un anno fa.

"Paradossale"

“Il risultato che avevamo raggiunto tutte e tutti insieme, unendo istituzioni e piazze, generi e generazioni - afferma Lucrezia Iurlaro, presidente di Tocca a noi – era un importante traguardo seppur parziale. Non ci aspettavamo un passo indietro anche perché la riduzione al 5% era stata voluta e rivendicata da questo governo con la scorsa legge di bilancio, dopo la prima diminuzione con l’esecutivo precedente. Un cambio di direzione così netto nel giro di un anno era impensabile ed è un paradosso, o forse no, che avvenga con una presidente del Consiglio che grida al mondo di essere una donna e una madre".

"Tutto questo in un momento storico in cui l’inflazione continua a crescere e la povertà ad aumentare, rendendo sempre più difficile alle persone l’accesso a prodotti indispensabili per la cura del proprio corpo. Nel nostro Paese - aggiunge - non si studia il fenomeno della povertà mestruale, come avviene per esempio in Gran Bretagna, ma anche da noi ci sono donne che non vanno a scuola o al lavoro in quei giorni. E vale pure per i prodotti per l’infanzia: una madre che non può allattare, per qualsiasi motivo, si trova a pagare un sacco di soldi per nutrire il neonato”.

Cosa dice l'Europa

Una scelta che va in senso opposto alla direttiva europea sulla Tampon Tax modificata il 5 aprile 2022:  ogni Paese può scegliere l’aliquota e scendere anche al di sotto del 5%, magari portandola al 4% come beni di prima necessità.

Sparavigna (Pd): "Aumenti inaccettabili"

In Irlanda ad esempio è stata azzerata, mentre in Scozia gli assorbenti sono gratuiti. “Decidere di aumentare al 22% la tassa su prodotti essenziali alla salute e alla cura di ogni persona, specialmente in un momento in cui l’inflazione cresce e la povertà aumenta è inaccettabile. Nessuna persona, grande o piccina, può scegliere se averne bisogno, ma il governo può scegliere se tassarli. E pare abbia scelto di sì. Scegliendo di far cassa su pannolini, assorbenti e latte in polvere colpendo direttamente le famiglie, la salute delle persone, la cura dei corpi e l’equità tra generi e generazioni”, protesta la consigliera comunale del Partito Democratico Laura Sparavigna, promotrice della campagna per eliminare l’Iva sugli assorbenti dalle farmacie comunali, con Firenze primo capoluogo di Regione a muoversi in tal senso con la delibera approvata ad aprile 2021.

E proprio i dem hanno annunciato la partecipazione al flash mob, con il segretario toscano Emiliano Fossi che parla di “schiaffo a tutte le persone e le famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, dovendo far fronte ai rincari dovuti all’inflazione”.

In piazza anche rappresentanti sindacali e istituzionali di Comune, Metrocittà e Regione e numerose associazioni e movimenti: Change for planet, JustWomen, Arcigay, EquAll, Radicali, Volt, associazione culturale La Mosca, Donne democratiche, Giovani democratici, Csx-Centrosinistra per l'università, Rete donna transfemminista e Uisp, ma l’elenco è ancora in aggiornamento.

A Firenze le 'tampon box', distributori di assorbenti gratuiti / FOTO

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