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La polemica

Trasporti, scontro tra Ncc sulle licenze. Cna: “Nuove autorizzazioni? Verrebbero usate come taxi”

La replica ad Azione: “Aumentarle significherebbe solo concorrenza sleale nei confronti di chi opera nella legalità”

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“Più licenze Ncc? Nella Città Metropolitana di Firenze sono circa cinquecento, affermare, come ha fatto Azione Ncc, che ne occorrano altre seicento significherebbe che, per rimanere allo scorso anno, non abbiamo servito più del 50% della nostra clientela. Assurdo e palesemente falso”. È così che Marco Carraresi e Corrado Mirannalti, presidenti rispettivamente degli Ncc di Cna Firenze e Cna Toscana commentano la richiesta avanzata ieri a mezzo stampa dalla sigla Azione NCC.

“I colleghi di Azione Ncc evidentemente confondono la nostra clientela con quella dei taxi. È in quest’ultimo settore in cui si lamentano disservizi, non certo nel nostro. Aumentare le licenze Ncc significherebbe solo agevolare alcune cooperative con base a Milano e a Roma che sono quelle stesse che, dalla scorsa stagione, stanno già operando illegalmente sul territorio fiorentino e non come Ncc, ma, ancora illegalmente, come taxi. Supplire ad una manifesta carenza di licenze taxi, con un aumento di licenze Ncc da utilizzare in modo improprio oltre che fuori legge è assurdo - aggiungono - Il tutto non porterebbe altro che a concorrenza sleale nei confronti degli Ncc che operano legalmente e a un inasprimento dei rapporti con i colleghi tassisti, già molto tesi proprio a causa dei problemi creati dai sedicenti Ncc provenienti da fuori Firenze”.

Azione Ncc: mancano 600 licenze

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