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La manifestazione / Piazzale - Pian dei Giullari / Piazzale Michelangelo

Protesta contro la destra, la giornata: “Qui per dignità e non per odio”

Maxibandiera europea e “Bella ciao”. Imbrattata la sede di Fratelli d'Italia

Un megastriscione lungo 28 metri con decine di bandiere dell’Europa cucite insieme, arrivato direttamente da Ventotene, un altro appeso alla balaustra con su scritto “Suona la martinella, Firenze si ribella”. Poi altre bandiere, dall’Arci all’Anpi passando per i Giovani democratici e il movimento Volt, più ‘Bella ciao’ cantata a più riprese.

Erano circa in 500 al piazzale Michelangelo alla manifestazione promossa dalla Rete democratica in risposta alla convention dell’estrema destra alla Fortezza da Basso voluta da Matteo Salvini.  “Qui per dignità non per odio”, ha detto la presidente di Arci Firenze Marzia Frediani ricordando le parole di Piero Calamandrei nella famosa epigrafe per il “camerata Kesserling”. “Ma oggi era importante essere qui per tanti motivi. L'occasione ce l'ha data la convention di Salvini, in una città medaglia d'oro della Resistenza. Volevamo però essere presenti on solo per il retaggio e la storia di Firenze, ma anche per il nostro futuro, per riaffermare quei valori che vorremmo vedere interpretare ogni giorno: tolleranza, solidarietà e il prevalere dello stare insieme sulle divisioni”.

“Non cacciamo nessuno, ma Firenze è incompatibile con ultradestra”

Al piazzale Michelangelo c’era anche il sindaco Dario Nardella che ha risposto a Matteo Salvini con cui da giorni è in corso una polemica a distanza: “Siamo qui insieme alla Rete democratica, con tante realtà della società civile e tanti giovani, per ricordare che Firenze è una grande capitale della democrazia e dell'europeismo, noi non cacciamo via nessuno. Noi cerchiamo lo scontro? Non abbiamo usato parole offensive nei suoi confronti né nei leader degli altri partiti dell'ultradestra. Semplicemente abbiamo detto che non vogliono un’Europa forte, vogliono sfasciarla e proporre una vecchia idea fallimentare di nazionalismi che si combattono fra di loro”. Nardella ha poi ricordato come Firenze sia anche la città di David Sassoli, don Milani, Giorgio La Pira, di Piero Calamandrei, portatori di valori opposti rispetto a quelli di Salvini & C: “E da qui li riaffermiamo con orgoglio insieme al nostro amore per la democrazia, la libertà e per un'Europa più forte”. Tra i tanti presenti anche il presidente del consiglio comunale Luca Milani, l’assessore Andrea Giorgio, l’assessora regionale Serena Spinelli, il segretario della Cgil Firenze Bernardo Marasco e quello della Fiom Daniele Calosi.

“Non banalizzare antifascismo e antirazzismo”

Prima dell’iniziativa al piazzale, tre presidi in tre luoghi simbolo della città per lasciare un fiore: in via Taddea, dove venne assassinato dai fascisti il sindacalista Spartaco Lavagnini, in piazza Dalmazia per ricordare Samb Modou e Diop Mor uccisi dal simpatizzante di Casa Pound Gianluca Casseri e infine sul ponte Vespucci, luogo in cui venne ammazzato Idy Diene. Qui, tra le decine di persone  (quasi un centinaio), anche Dmitrji Palagi di Sinistra progetto comune: “Siamo qui non tanto per dare visibilità a Salvini che ci sembra la cerchi in tutti i modi. È una richiesta arrivata dal basso, una giornata per affermare che il laboratorio nero non riguarda la città di Firenze”.

Palagi ha poi dato una stoccata anche al sindaco Dario Nardella: “Le dichiarazioni di Salvini e le sue risposte ci sono sembrate un gioco alla ricerca di visibilità da parte di una Lega in crisi di consensi e di un sindaco candidato alle prossime europee. Lo invitiamo a stare più attento per evitare strumentalizzazioni, non possiamo permetterci di banalizzare antifascismo e antirazzismo”.

Nel pomeriggio in migliaia al corteo antagonista

Erano in migliaia nel pomeriggio alla manifestazione contro i sovranisti europei organizzata da Firenze Antifascista, partita da Porta al Prato. “È una risposta al tentativo da parte della Lega di usare Firenze come una vetrina – dice Davide Pinelli di Firenze Antifascista – Dicono di voler ripartire dalla culla del rinascimento per una nuova Europa. Ma sono loro tra i responsabili di questa situazione. L'Europa libera che dicono di volere, dovrebbe essere un'Europa libera da xenofobia, dai venti di guerra, dal neoliberismo e dalle loro finanziarie lacrime e sangue. Oggi siamo qua per dimostrare che Firenze non vuole Salvini e i razzisti”. Durante la manifestazione, tanti canti e slogan - "Fuori i fascisti da Firenze" è andato per la maggiore - insieme a un momento di piccola tensione quando è stata imbrattata la facciata della sede di Fratelli d'Italia dal lancio di oggetti. Davanti alla Fortezza srotolato uno striscione da 10 metri contro Salvini e Le Pen. Presenti tante associazioni insieme anche ai lavoratori della Gkn.

Manifestazione al piazzale Michelangelo

Manifestazione Firenze Antifascista 3 dicembre 2023

La mobilitazione in città contro il "cantiere nero"

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