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Presidio in via Cavour interrotto: un gruppo di antagonisti contesta i sindacati \ VIDEO

Una delegazione di Cgil, Cisl e Uil è stata ricevuta dal presidente del Consiglio regionale e in Prefettura

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È durato una manciata di minuti il presidio organizzato dai sindacati davanti alla Prefettura di Firenze in seguito al crollo nel cantiere di via Mariti, interrotto dalla contestazione di alcune decine di persone di area antagonista. 

Una delegazione delle sigle confederali composta da Paola Galgani per la Cgil regionale, Roberto Pistonina, segretario generale aggiunto Cisl Toscana, il segretario regionale Uil Paolo Fantappié e Davide Macrì, membro del Consiglio confederale, ha incontrato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Gli stessi, insieme ai rappresentanti delle categorie, sono stati poi ricevuti dalla capo gabinetto Annalisa Oliva. “Ho voluto ribadire ai sindacati che la Toscana è al loro fianco nella battaglia per un lavoro sicuro. Di lavoro non si deve morire. Spero che questa battaglia di civiltà possa essere fatta senza alcuna distinzione di colore politico. Tutti insieme dobbiamo impegnarci per garantire a tutte e tutti un impiego sicuro e dignitoso proprio come prevede la nostra Costituzione”, le parole di Mazzeo. 

Lo scontro: “Non avete diritto a rappresentare la rabbia”

Nel frattempo davanti al portone di via Cavour si sono alternati gli interventi dei rappresentanti delle categorie edili che già stamani erano presenti sul luogo della tragedia: Stefano Tesi per la Filca Cisl, Luca Vomero della Feneal Uil e infine Marco Carletti della Fillea Cgil. Proprio il suo discorso è è stato più volte interrotto da un gruppo di antagonisti che hanno contestato i sindacati accusandoli di essere “complici” dello sfruttamento per aver firmato “quei contratti”, al grido di “credibilità zero” e “non avete nessuno diritto di rappresentare la rabbia”, oltre ad aver criticato la scelta di aver indetto uno sciopero “di sole due ore”.  “I morti - hanno detto - si rispettano con la lotta di classe”.

“Oggi è il giorno del dolore, da domani riprende la mobilitazione”

Ci sono stati attimi di tensione poi il dialogo ha avuto la meglio. “Ringrazio tutti per questa manifestazione di dignità”, ha detto in conclusione il segretario della Cgil Bernardo Marasco. “Nelle prossime giornate - le parole all’inizio del breve intervento - rilanceremo l’iniziativa sindacale di mobilitazione, non ci fermeremo. E faremo in modo di rilanciare tutti quei tavoli di negoziazione in cui parliamo di regolarità sui cantieri perché deve esserci risposta anche da questo punto di vista. Non lasceremo questa battaglia, le risposte devono arrivare subito. Oggi è una giornata di dolore, domani cominceremo a lavorare sodo e rilanceremo la mobilitazione da capo”.

Poco più di 200 le persone in piazza, insieme a sindacati e lavoratori tanti sindaci con la fascia (da Alessia Bettini vice di Dario Nardella attualmente all’estero a Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino, da Sandro Fallani di Scandicci a Brenda Barnini di Empoli passando per Andrea Tagliaferri di Campi Bisenzio e Francesco Casini di Bagno a Ripoli solo per citarne alcuni) esponenti politici, come il segretario regionale dem Emiliano Fossi, Sara Funaro, Dmitrij Palagi, Cecilia Del Re a Tomaso Montanari.  

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