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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castello

Maxi incendio, fiamme per ore: "Chiudete le finestre" / LE IMMAGINI

Alta colonna di fumo nero, per ore, visibile da tutta la città

"Non soggiornare all'aperto, tenere le finestre degli edifici chiusi, limitare per quanto possibile la permanenza". Con queste parole, ieri sera, lunedì 17 luglio, in una nota diffusa alle 19:29, l'azienda regionale per la protezione ambientale Arpat avvisava i cittadini di Castello che di fatto, dopo ore, le operazioni di spegnimento all'ex mobilificio di via Fanfani, divenuto da tempo deposito di rifiuti, non stavano dando buoni frutti.

Le fiamme, dopo quelle già scoppiate nello stesso luogo lo scorso 14 luglio, pochi giorni fa, sono state segnalata già nella mattinata di ieri. Partito l'intervento dei vigili del fuoco, dopo ore le fiamme e una alta colonna di fumo nero, come dimostrano i video qui sotto, girati intorno alle 21, erano ancora ben visibili praticamente da ogni parte della città.

"Nella zona di via Fanfani sta bruciando nuovamente l'ex magazzino diventato un deposito di rifiuti - scrive Arpat nella nota -. L'incendio (alle 19:29 di ieri, quando è stato diramato il comunicato, ndr) va avanti da oltre 5 ore e le informazioni dei vigili del fuoco e l'osservazione sul posto fanno pensare che possa proseguire ancora per diverse ore".

Alle 21, come infatti detto, la situazione era quella dei video qui sotto, con moltissimi cittadini che esprimevano profonda preoccupazione. "Cosa succede? Perché si ripetono incendi nella stessa zona? C'è un forte odore acre, abbiamo paura della nocività di queste sostanze", la preoccupazione la compagna di una persona che lavora in zona.

"Il vento è spirato con regime di brezza e direzione abbastanza stabile da ovest- sud-ovest e si prevede che si manterrà tale fino a diverse ore dopo il tramonto. Conseguentemente la zona più interessata dalle ricadute è quella compresa nel poligono limitato dalle vie Carlo Lorenzini, Pietro Fanfani, Enrico Bemporad, nel quale vi sono alcune abitazioni e diverse attività produttive che sono collocate a meno di 300 metri dall'origine dei fumi", si legge ancora nella comunicazione di Arpat.

"Occorre - la conclusione -, limitare l'inalazione dei fumi prodotti da questa miscela eterogenea di rifiuti. In accordo con la Asl si ritiene che alla popolazione di questa zona, e comunque presente nelle aree interessate dai fumi dell'incendio, si debba raccomandare di non soggiornare all'aperto, tenere le finestre degli edifici chiusi, limitare per quanto possibile la permanenza".

AGGIORNAMENTO martedì ore 12:08: Cosa resta dopo l'incendio / LE IMMAGINI

ultimo aggiornamento martedì 18 luglio ore 12:08

Esplosione e maxi colonna di fumo nero, paura tra la gente / FOTO


 

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