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Cronaca

Emergenza migranti, il commissario Valenti: "La Toscana rinuncia alle risorse del decreto Cutro e dice no al Cpr. Ma si farà comunque"

L'ex prefetto di Firenze, ora commissario del governo per l'emergenza sbarchi: "Si autoesclude come Emilia e Puglia, ma dovrà accogliere"

"Se la Toscana non firma il patto (proposto dal Governo alle Regioni per gestire l'emergenza flussi, ndr), perde i soldi del decreto Cutro. I prefetti non potranno disporre l'aumento delle quote a straniero destinate ai gestori dei centri". È quanto sottolinea il capo del dipartimento per l'immigrazione del Viminale, Valerio Valenti, in un'intervista a La Nazione, dopo aver incassato il 'no' della Regione Toscana al decreto sull'emergenza migranti, al termine di un incontro a Firenze.

"II presidente Giani  - ha osservato Valenti - ha detto che sottoporrà la questione ma l'assessore Ciuoffo è stato chiarissimo: non firmiamo". Di conseguenza, "i prefetti della Toscana non potranno usufruire delle deroghe previste dall'ordinanza già adottata lo scorso 16 aprile, ovvero la possibilità di corrispondere ai gestori delle strutture non più solo i 33 euro previsti ma quote maggiori a migrante, a seconda delle esigenze e della valutazione dei prefetti".

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Quanto ai minori non accompagnati (450 a Firenze, 900 totali nella regione) con l'ordinanza che in settimana vedrà la luce, in Toscana non scatterà l'aumento dai 60 ai 100 euro. "Il Governo - ha proseguito Valenti - ha previsto anche la possibilità di adeguare immobili delle amministrazioni per accogliere i migranti con le risorse del fondo per l'emergenza: la Toscana, come l'Emilia e la Puglia, saranno escluse. La Campania dopo un confronto con i ministri dell'Interno e della Protezione civile ha aderito".  

Nel frattempo, avverte Valenti, "i migranti arriveranno ugualmente, anche senza adesione, a seconda degli sbarchi e delle quote stabilite in base alla popolazione residente in ogni regione. Lavoriamo work in progress, a seconda degli arrivi e non possiamo fare previsioni". Gli ultimi sbarchi in corso in Calabria, ad esempio, non sono destinati alla Toscana "ma i successivi certamente sì".

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Quanto al Cpr, centro per i rimpatri e le espulsioni (ce ne sono già dieci sul territorio nazionale), cui si oppone il presidente Eugenio Giani, "sarà comunque realizzato in Toscana, come altrove, perché è questa la linea del Governo, con norme ad hoc nel decreto legge immigrazione convertito qualche giorno fa". E queste strutture "non c'entrano niente con l'adesione all'emergenza - sottolinea Valenti a La Nazione -. Il tema non era in discussione al tavolo. Sono questioni separate anche dal punto di vista formale. Se ritiene, la Toscana può aderire al 'patto' e continuare a dire no ai Cpr".

"Nella legge di Bilancio sono stati stanziati 240 milioni per i Centri temporanei di accoglienza, altre risorse sono previste nello stesso decreto legge. Finita questa fase molto emergenziale metteremo mano ai dossier, Toscana compresa. La situazione dei migranti in Toscana - ha poi osservato Valenti intervistato da La Nazione - è uguale a quella delle altre regioni che soffrono, perché l'impatto dei numeri è significativo".

Quanto alla possibilità di organizzare un'accoglienza diffusa, anziché in grandi strutture, Valenti ha infine aggiunto che "è stato appositamente inserito nell'ordinanza del capo della protezione civile e in adesione alla richiesta dei territori, che la gestione e quindi anche la scelta della tipologia delle strutture saranno realizzate d'intesa con le Regioni, nonostante la gestione dell'emergenza migranti sia materia esclusiva del Governo".
 

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