Coronavirus: inizia la screening di massa in Toscana
La Regione dà il via ai primi 10.000 test seriologici. Si parte con chi è in prima linea: medici, infermieri, oss
Mentre la curva dei contagi si impenna - ieri 311 nuovi casi positivi in Toscana - lo screening di massa annunciato dal governatore Enrico Rossi muove i primi passi.
Inizia oggi infatti la prima fase di uno screening per cui la regione ha ordinato 500.000 test seriologici. I primi dei quali - circa 10.000 pezzi donati dall'Acf Fiorentina all'ospedale di Careggi - sono destinati a chi è in prima linea a fronteggiare il Covid-19: medici, infermieri, oss, tecnici.
"Questi test saranno utilizzati per effettuare una prima valutazione del dosaggio anticorpale tra un campione di professionisti del mondo sanitario. Quando arriveranno tutti gli altri kit estenderemo l’analisi a tutto il personale sanitario della regione" ha detto Rossi.
La Regione è in attesa che il ministero della Salute validi tutti gli altri test e dia il via libera alla commercializzazione. "La valutazione tecnica delle specificità del test - ha aggiunto Rossi - sarà effettuata dai laboratori autorizzati delle aziende ospedaliere universitarie di Siena, Firenze e Pisa. In ogni caso a breve arriveranno anche precise indicazioni da parte del ministero della Salute sulle modalità d’uso di questo nuovo strumento di valutazione che non sostituisce il tampone come strumento diagnostico".
"Il tampone - ha ricordato il presidente Enrico Rossi - è ad oggi l’unico strumento sicuro per l’individuazione del virus, il test sierologico rileva un incontro già avvenuto con il virus e quindi si presta per altri usi".
"Lo screening della popolazione avverrà successivamente alla fase che riguarderà il personale sanitario e comunque in base ai risultati ottenuti" ha concluso il governatore.