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No ai binari verso Rovezzano / Campo di Marte

Campo di Marte, il Comitato Vitabilità insiste: “Tramvia impattante, meglio la busvia elettrica”

Masi (M5S): “Petizione senza risposta, grave che il Comune continui a non ascoltare la cittadinanza”

Una busvia elettrica al posto della tramvia tra piazza della Libertà e Rovezzano. È quanto torna a chiedere il Comitato Vitabilità, supportato dal consigliere comunale del Movimento cinque stelle Lorenzo Masi (ma alla conferenza stampa erano anche presenti altri rappresentanti di opposizione, Federico Bussolin della Lega e Dmitrji Palagi di Sinistra progetto comune): “Sarebbe meno impattante, verrebbe realizzata in un quarto del tempo necessario per fare una tramvia, non darebbe fastidio alle attività commerciali e costerebbe molto meno”, le ragioni a sostegno della proposta alternativa. “Molte città italiane hanno scelto la busvia: Torino, Genova, Bergamo, Perugia, Bari, Taranto e Frosinone. I primi progetti della tramvia sono del 1989. Dopo 35 anni ci sono dei sistemi di mobilità migliori. In più questa tramvia nascerebbe parallela alla rete ferroviaria già esistente”, dicono, sottolineando come sarebbe stato forse meglio implementare la mobilità su ferro e ricordando come nell’attuale progetto è inoltre previsto l’abbattimento di 430 alberi.

Petizioni rimaste senza risposta

A fine ottobre il Comitato ha depositato una petizione per far diventare una busvia la linea 3.2.2. 518 firme raccolte in dieci giorni, rimasta senza risposta, così come la precedente, a inizio luglio, in quel caso contro il cambio  di destinazione dell'area Campo di Marte Nord da sportivo e verde pubblico a commerciale e servizi.  “Siamo delusi: l’impegno civico, il seguire le regole del regolamento comunale non servono, per la seconda volta nessuna risposta dall’amministrazione che dice di voler dialogare con i cittadini ma poi non risponde o non lo fa nei tempi e nei modi corretti. Basta però la richiesta di una sala per una conferenza stampa che si risvegliano dal torpore. Ci sentiamo presi in giro”, dice la presidente del Comitato Francesca Marrazza.

Contro il silenzio del sindaco Nardella anche il consigliere pentastellato Lorenzo Masi: “Abbiamo all’interno del Comune di Firenze un regolamento e uno statuto, tra l’altro di recente approvazioni, che sanciscono regole chiare e precise. È già la seconda volta in pochi mesi in cui il Comune contravviene alle regole non rispondendo ad una petizione: reputo questo atteggiamento uno grave sgarbo alla democrazia ma soprattutto una mancanza di rispetto nei confronti di quei cittadini firmatari della stessa che credono ancora nelle istituzioni. Se vogliamo davvero cambiare qualcosa proviamo innanzitutto ad ascoltare la cittadinanza”.

Sulla busvia si smarca però l’altro consigliere M5S Roberto De Blasi che parla di proposta “non funzionale al miglioramento del trasporto pubblico locale” e di “bagno di sangue in termini economici e d’impatto ambientale per tutta una serie di motivi tecnici e logistici”.

“Il M5S - ricorda l’ex candidato sindaco pentastellato - già nel programma del 2019 aveva previsto di realizzare un sistema trasportistico locale integrato con la rete ferroviaria esistente, in cui gli autobus fossero integrati e gradualmente sostituiti con motrici alimentate ad idrogeno, così da efficientare il collegamento con il quartiere attraverso i quattro varchi di comunicazione: cavalcavia delle Cure, ponte del Pino, il cavalcavia dell’Affrico e il sottopassaggio del Gignoro con i viali circonvallazione.  Qualora il comitato Vitabilità di Campo di Marte vorrà un confronto su questi aspetti, manifesto fin da subito la mia disponibilità”.

Campo di Marte, depositata la petizione contro la tramvia

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