Una bolla wifi su Scandicci
E' il progetto derl comune di Scandicci per fornire più servizi ai cittadini. Diverse le zone coperte dal wifi, CAstello dell'Acciaiolo, biblioteca comunale e centro dell'impiego.
“La liberalizzazione del wi-fi nei luoghi pubblici è un provvedimento necessario e imprescindibile per stare al passo con tutti i paesi più moderni, l’emendamento che nei fatti annulla le novità del ‘Decreto del fare’ deve essere eliminato - così il primo cittadino di Scandicci Simone Gheri commenta la decisione del governo italiano”.
Una dichiarazione che è anche un appello a tutti i parlamentari toscani perché si adoperino per tornare alla versione originaria del documento nel quale veniva stabilito una vera e propria liberalizzazione del wi-fi pubblico. Un marcia indietro secondo il sindaco di Scandicci sarebbe una rinuncia alla modernizzazione e semplificazione per la diffusione del web “ strumento, ormai importantissimo per i cittadini che trovano in rete anche una miriade di servizi pubblici”
La natura del ‘Decreto del fare’ nella sua prima versione favoriva il diffondersi del wi-fi, ed in questo modo aiutava le amministrazioni pubbliche ed i cittadini creando una bolla di accesso libero di dimensioni crescenti e sempre più importanti.
L’emendamento al decreto già approvato in Commissione alla Camera “invece ci riporta –conclude il Sindaco Gheri - indietro di anni”.
“Il nostro progetto fin dall’inizio –spiega l’assessore all’innovazione Gabriele Coveri – era quello di creare una bolla mediatica su Scandicci. Abbiamo iniziato mettendo il wi-fi sulla tramvia assieme al Comune di Firenze e poi abbiamo proseguito con due zone, il Castello dell’Acciaiolo ed una parte del Parco e la biblioteca comunale di Scandicci”.
I cittadini potranno usufruire del wi-fi anche al centro dell’impiego in via Pantin.
“Il progetto futuro – conclude l’assessore Coveri – è quello di creare una specie di agorà mediatica, entro dicembre, in due piazze molto importanti Piazza Matteotti e Piazza Piave”.