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Scandicci Scandicci / Piazza della Resistenza

Scandicci festeggia i suoi campioni di ciclismo con una mostra

Dal 26 settembre al 13 ottobre nel palazzo comunale in Piazzale della Resistenza

Una mostra per celebrare i mondiali ed i suoi campioni passati. Questo è l'evento organizzato dal Comune di Scandicci, dedicata tutta ai campioni di casa, Enzo Sacchi, Roberto Poggiali, Sante Ranucci e Valdemaro Bartolozzi. Quattro campioni, quattro Scandiccesi che dal 26 settembre al 13 ottobre saranno esposti all'interno del Municipio di Scandicci. Uno di loro, Enzo Sacchi, ha vinto due titoli mondiali su pista, nel 1951 a Milano e nel 1952 a Parigi, e la medaglia d’oro a Helsinki nel 1952. “

Non potevamo rimanere insensibili di fronte ad un evento così importante come i Campionati mondiali di ciclismo a Firenze- spiega il Sindaco Simone Gheri- in questa occasione particolare celebriamo quattro personaggi che al ciclismo d’elite hanno dato del tu, e che nella nostra città sono nati o hanno messo radici, partecipando alla vita sportiva e sociale”.

L’inaugurazione è questo pomeriggio alle 17 alla presenza di Roberto Poggiali, Sante Ranucci, Valdimaro Bartolozzi e dei familiari di Enzo Sacchi.

L’esposizione dedicata ai quattro campioni è organizzata in contemporanea con lo svolgimento dei Mondiali, ma srarà possibile visitarla anche successivamente durante la Fiera che inizierà il 5 ottobre.

Queste alcune note sulle carriere di questi 4 grandi campioni.

Valdemaro Bartolozzi è conosciuto come “L’uomo delle ammiraglie”. Validissimo ciclista con tante vittorie al suo attivo (è stato anche Campione italiano indipendenti nel 1952 e nel 1956), ha raggiunto il massimo della sua notorietà come Direttore sportivo delle più importanti squadre italiane. Grazie alla capacità di interpretare la corsa e alle qualità di motivatore di gruppi e di singoli, per tutta la sua carriera è sempre stato il braccio destro dei più grandi “capitani d’industria” della sua epoca: ricordiamo Borghi (Ignis), Teofilo Sanson, i fratelli Bagnoli (Sammontana), Stefano Dal Tongo, Giorgio Squinzi  (Mapei) e Aldo Giovannelli (Filotex).

Roberto Poggiali nella sua lunga carriera professionistica (ben 20 anni) ha partecipato, sempre ai vertici delle classifiche, a ben sedici Giri d’Italia (terzo in una tappa nel 1965 a Firenze, secondo nel 1966 in una tappa a Viareggio, secondo di nuovo a Firenze nel 1973), a tre Tour de France, a una Vuelta di Spagna, al Giro di Svizzera vincendolo nel 1970. Nel suo palmares, fra i tanti successi: la vittoria di una classicissima come la Freccia Vallone nel 1965 a Marcinelle. Nel corso della carriera è stato “al servizio” di grandi capitani quali Felice Gimondi, Vito Taccone, Francesco Moser, Ercole Baldini, Gastone Nencini. Ha militato diversi anni nella squadra nazionale con la quale ha partecipato a 7 edizioni dei Campionati del Mondo fra il 1964 e il 1976.

Scandicci, mostra sui Mondiali di ciclismo

Sante Ranucci ha ottenuto molti successi da giovanissimo (ha iniziato a gareggiare a sedici anni), con risultati di alto livello sia da dilettante che da professionista (in questa veste ottiene due secondi posti di tappa al Giro d’Italia, a Chiavari nel 1958 e a Foggia nel 1962), anche a livello internazionale (secondo posto nella classica Freccia Vallone del 1956 a Liegi); la sua carriera è contrassegnata dalla vittoria iridata conquistata sulle terre di casa, a Frascati (lui nativo di Montefiascone), nel 1955; dopo questa vittoria fu ricevuto anche dal Papa Pio XII, che si volle complimentare per la sua vittoria.

Infine Enzo Sacchi, che la storia pone tra i più grandi velocisti su pista di tutti i tempi (dopo un esordio su strada). Ecco un brevissimo elenco delle vittorie più prestigiose: titolo italiano nel 1950, nel 1951, nel 1952 e nel 1955, due  titoli iridati (Milano 1951 e Parigi 1952), medaglia d’oro ad Helsinki (1952). Il tutto accompagnato da varie altre medaglie (argento e bronzo) in altri Campionati del Mondo.

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